Trump aveva riassicurato tutti con scelte di politica estera pacifica, ovvero l'opposto di come si comporta ora.
È vero che deve dimostrare di non essere servo dei russi, per motivi di politica interna al suo Paese, ma il vero problema sta nelle sue scelte attuali, molto simili a quelle della Clinton, quando era Lei Consigliere di Stato, ovvero ministro degli esteri.
La continuità della politica statunitense, sia con un presidente democratico o repubblicano che sia, non deve sorprendere: vecchi schemi culturali, pregiudizi, giochi di potere e soprattutto economici, favoriscono la linea attuale.
Abbiamo sempre l'appoggio alle teocrazie sunnite, nonostante il loro degenerare verso sistemi feroci e filo terroristici, oso dire di nazismo islamico, come il caso dell'Isis.
Il nemico è sempre la Russia, con la Cina e i loro alleati: il mondo cambia, ma le idee degli esperti di politica estera statunitense no, restano cristallizzate nei.... secoli.