Il metodo, creato da Mussolini negli anni Trenta, che si basa sulla solidarietà obbligatoria tra generazioni, è ormai superato dalla realtà.
Oggi si deve, al più presto, trasformare il sistema in capitale da accumulare con un suo reddito, dove gradatamente i contributi si trasformano in depositi finanziari, assicurativi, con rendita.
Per fare questo si deve sistemare, con controlli seri e leggi repressive durissime, il mondo finanziario italiano: chi sbaglia deve pagare pesantemente i suoi reati in prigione e deve veder sequestrato i beni, sino alla restituzione del denaro sottratto.
Questo capita in molti Paesi del mondo, ma se da noi il sistema pensionistico diventasse, gradatamente un sistema di reddito, che genera ricchezza perché deposita capitali, da investire, bisogna dare la massima sicurezza ai lavoratori, in questo modo, o finiremo con tante bancarotte future, protette dai nostri politici e giornalisti.