Chi lavora per il bene, ovvero cerca di aiutare il prossimo, senza secondi fini ipocriti ed ambigui, onestamente, anche con atti piccoli, trasforma il mondo attorno a se stesso e lo rende un piccolo paradiso, crea delle briciole di questo luogo di beatificazione, mentre chi pensa a se stesso e a soddisfare i suoi egoismi, le sue pulsioni negative, anche il suo odio, crea attorno a sé l’inferno.
Ecco perché non è Dio che ci manderà in un luogo o in un altro, ma siamo noi che stabiliamo cosa generare attorno a noi: l’inferno e il paradiso non esistono, ma esistono situazioni infernali, per i nostri egoismi, le nostre voglie malsane, da soddisfare anche a scapito degli altri.
Quindi pure se, per assurdo, un Dio ci mandasse all’inferno o in paradiso, le nostre decisioni trasformerebbero quei luoghi in qualcosa di opposto, l’inferno sarebbe vivibile e piacevole, con tante brave persone, oneste, leali e altruiste, mentre il paradiso sarebbe peggio di una fornace ardente, con tutti gli ipocriti, i preti pedofili, i taglia gola islamisti.
Sì, siamo noi a creare tutto questo e non diamo la ….colpa a Dio.