In questa legge, scritta da un democristiano della Prima Repubblica e difesa da una sinistra sempre più nemica dei lavoratori, si fa confusione tra razza, cultura, religione ed etnia.
Già certi magistrati hanno le idee ....non proprio chiare, ma mischiare tutto questo porta anche a impedire di raccontare fatti storici, guerre di religione e amicizie con i fanatismi, le teste tagliate, del passato e del presente, l'impossibilità di difendere donne e minoranze religiose, non solo in certi Paesi, ma anche da noi.
Abrogare questa legge è un dovere e un atto democratico, per difendere anche certe verità storiche e anche i nostri classici della letteratura, ....che potrebbero essere censurati per colpa della scemenza assurda che domina la politica criminale e buonista, sempre più in minoranza oggi.