Appartenere a qualche gruppo politico, sotto gruppo, anche partitico, porta inevitabilmente verso scelte di parte e limitare le proprie opinioni, castrandole, dentro schemi rigidi, fissi.
Per fortuna questo non avviene se la persona cerca ideali veri, ma non asserviti ai partiti: io fui di estrema sinistra, preferendo posizioni personali, critiche e indipendenti.
Oggi ho superato quasi tutto di quel periodo, tranne l’analisi sociale, tecnica di valutazione della realtà, con razionalità e ragionamenti logici, non vincolati da emozioni.
La verità la cercherò tutto la vita e forse andrò in apparente contraddizione con me stesso, ma ciò che conta è il confronto tra idee e realtà: le prime servono a capirla, ma si devono adattare a tutte le novità che arrivano, per modificare il proprio pensiero, anche con l’onestà intellettuale e oso dire, con l’umiltà di ammettere di aver sbagliato, quando serve.