Perché un editore dovrebbe mantenere dei giornali sempre in perdita?
L’editoria segue le logiche di mercato e non si capisce perché un imprenditore dovrebbe perdere soldi per mantenere un periodico: non credo nel mecenatismo solo per difendere certe idee, la libera opinione dei giornalisti per esempio.
L’accusa del Fatto è chiara: dietro certe prese di posizione della stampa abbiamo interessi ….. inconfessabili.
La difesa di una data posizione politica piuttosto che un’altra, per esempio, nascondono vantaggi celati, ma non troppo.
Gli appalti per esempio sono favoriti a secondo di chi vince le elezioni?
Oppure certe politiche economiche sono preferibili, direttamente per gli editori, piuttosto che altre?
I guadagni alla fine, per certe linee editoriali, sono fuori dai risultati economici del quotidiano in questione, ma una domanda è lecita fare.
Il Fatto Quotidiano è estraneo a tutto questo?
Loro sono duri e puri?
Come fanno a campare, con i costi di oggi, insostenibile dell’editoria cartacea e con quella online che rende pochissimo?