13 mag 2019

Case occupate e speculazione edilizia, l’accordo è evidente - ARDUINO ROSSI


Quanto rende un vecchio stabile in centro a una città come Roma o Milano, o peggio ancora, in periferia?
Attualmente renderebbe poco, perché dovrebbe essere restaurato, messo a norma e sia la vendita che l'affitto potrebbe portare l'investitore in perdita, comunque con guadagni scarsi, inferiore di quanto possano ambire società immobiliare, banche proprietarie, assicurazioni o palazzinari vari.
Quindi bisogna attendere tempi migliori, che prima o poi arriveranno, ma le tasse e gli obblighi legali al mantenimento del decoro urbano comportano dei costi in tasse e in manutenzione minima dell'edificio.
Ecco a voi, in soccorso degli speculatori immobiliari, gli occupanti abusivi, che trasformano questi edifici in covi criminali, per spaccio e altro ancora.
Ovviamente lo Stato non interverrà e la proprietà potrà evitare il pagamento delle tasse e altro, giustificando il fatto con l'impossibilità di poter utilizzare l'immobile, occupato.
Ci saranno processi che finiranno in accordi e riduzioni, sconti e rateizzazione delle imposte, se non in tagli o annullamenti.
Così l'occupazione toglierà anche la perdita delle responsabilità legali, per la caduta di intonaco o altro sui passanti ed è un modo per lasciar ferma la speculazione, in attesa di tempi buoni, poi, se il mercato tornerà favorevole, troveranno prontamente i politici compiacenti, che invieranno la polizia per sgombrare l'edificio, da abbattere o ristrutturare in tempi brevi.
Quindi gli anarchici e i ribelli vari sono a servizio della peggior logica dei palazzinari italiani: a sorpresa abbiamo anche il Vaticano e qualche generoso cardinale a servizio degli occupanti.
Non saranno pure loro in affari con i loro numerosi edifici abbandonati e occupati o da occupare in futuro?
Le vie del Signore sono infinite…..non giudichiamo, chiudiamo gli occhi e il naso, per il fetore.