21 mag 2019

Magistrati e centri sociali scendono in piazza - ARDUINO ROSSI

La notizia mi ha sconvolto, perché so bene che costoro non dovrebbero fare politica e a quanto pare la fanno impunemente, nascondendosi dietro un’improbabile applicazione automatica della legge, che loro la definiscono …. tecnica.

Eppure certe sentenze offendono la logica e la razionalità, ma forse si pretende troppo da costoro.

Invece la notizia che un ex magistrato vuole organizzare la discesa in piazza dei suoi colleghi per protestare contro il governo mi sconvolge, ma alla fine pare tutto nella sua solita logica ….assurda.

Visto che ci sono già i loro cari nipotini, nei centri sociali, che si dilettano, con fumogeni, lancio di oggetti contro la polizia, in attesa di un posto sicuro nelle pubbliche amministrazioni, non rimane che osservare la stranezza: in apparenza non si capisce la perdita di stile di questi altezzosi personaggi.

In realtà tutto è chiaro, perché i ….poverini non sanno che le manifestazioni di piazza, a favore e contro, sono tipiche dei secoli passati, quando non esistevano altri strumenti per diffondere idee e farsi notare dalla gente e dai governanti.

Il mondo cambia e le nuove tecnologie mutano le prospettive sociali e reali, ma loro non lo capiscono.

Oggi abbiamo la rete e tutto è diverso, le proteste di piazza fanno ridere ed elettoralmente contano meno di zero: infatti il popolo degli analfabeti informatici ama le urla nelle piazze, ma a dire il vero non capisco la sua utilità oggi, se non quella di far sentire alle pecore del gregge un senso di unità e di forza.

Invece le proteste dei magistrati assomigliano tanto a quelle degli ex politici: i tagli alle super pensioni li fanno infuriare e dopo una vita tra le scartoffie, credendosi pure ….intelligenti, questi si trovano solo, miserelli, 5 mila euro di assegno al mese e niente più.

Come faranno a campare?

Dovranno cercare pure loro un soldino per un panino negli angoli delle strade?