Le multinazionali della rete non hanno diritti di censura, a dire il vero nessuno ne ha diritto e le opinioni devono essere espresse liberamente per tutti: esiste il diritto di replica per ogni affermazione detta e non quello di impedire che queste opinioni si diffondano.
E’ ora che qualcuno renda la rete non un monopolio di Google e di Facebook, con le loro grigie e meschine visioni da quaccheri, dove pure l’intelligenza artificiale assomiglia a loro, banale e stupida.