Uno dei punti cardini del sistema finanziario e bancario italiano e mondiale sta negli immobili.
Gli immobili sono punti fermi, perni, dei beni che detengono le banche, che assicurano i crediti e i debiti.
Il mercato dei mutui bancari necessitano di immobili, che abbiano un valore sul mercato, magari nel caso che il poveraccio che ha intestato il prestito non riesca a pagare e così la banca si possa rifare con la vendita all'asta.
Poi esistono le ristrutturazioni, soprattutto quelle di interi immobili o di intere aree periferiche, dove conviene abbattere tutto, costruire edifici di lusso, con servizi e supermercati, palestre, alberghi e uffici.
Più la zona perde valore e maggiore è il guadagno, poi le ruspe ripuliscono tutto in poco tempo, così da permettere maggiori guadagni ai palazzinari, agli speculatori immobiliari e alle banche, che stanno sempre dietro a queste operazioni.
Così ecco a voi gli utili Idioti che occupano, lasciando che tutto diventi inagibile, perché questi edifici poi, senza rifare il tetto, gli intonaci, hanno infiltrazioni d'acqua, piovana e degli scarichi.
Centri sociali, immigrati, zingari fanno il lavoro che favorisce la svalutazione degli immobili di vaste aree periferiche, poi arrivano le ruspe e come per.... miracolo, la zona risorge, quando al mercato dell'edilizia, magari di lusso, conviene.
Ecco perché la chiesa papista, i sindaci e i politici del PD, con immobili immensi, proprietari per decine, anzi per centinaia di miliardi in immobili, direttamente, o indirettamente, con le loro banche, sono tanto ospitali e tolleranti.
Il sindaco di Milano esalta gli occupanti dei centri sociali, il papa invita a pranzo gli zingari, ma si guardano bene di cedere a costoro i loro immobili.
Peccato che la chiesa detiene il 20% degli immobili e il Pd possiede almeno 500 milioni in immobili, ereditati dal vecchio PCI.
Se poi sommiamo gli interessi delle banche, che hanno a che fare con queste forze politiche e religiose, non rimane che comprendere perché siano tanto ospitali e tolleranti, dietro ci sono in gioco miliardi e miliardi, da guadagnare con la speculazione, che segue due percorsi, uno in discesa e un'altra in salita.
Si svaluta per poi rivalutare.