27 ago 2020

Il popolo dei raccomandati, dei fancazzisti, dei parassiti non si arrende.

Li ho conosciuti a migliaia, disprezzano chi lavora, come facevano i vecchi nobili incestuosi di un tempo, si vantano di virtù immaginarie, cultura che non c'è e intelligenza che confondono con la loro ipocrisia, con i loro sorrisetti di superiorità.
Sono sempre sul carro del vincitore, ma ora sanno che i tempi stanno cambiando e sono spiazzati.
Hanno titoli per doti informatiche inesistenti e il solito onesto lavoratore conta più di loro.
Oggi i tecnici, capaci, vengono ben pagati, chi sa muoversi nel mondo della finanza, aperta a tutti, li batte.
Internet favorisce chi sa lavorare e se ne frega delle raccomandazioni del signor prevosto, del sindacalista, per il pubblico impiego, del segretario dell'onorevole, che ti premia perché sei stato fedele al solito partito...... moderato e di centro.
Oggi, dall'arte alle scienze, con i brevetti che si vendono facilmente, senza farseli fregare, con i libri, i propri scritti che possono essere diffusi senza avere alle spalle lo sponsor pubblico, ovvero la protezione politica, che paga la casa editrice con sovvenzioni politiche, il tizio mediocre e abile copiatore di capolavori del passato, ma sempre politicamente corretto, si vede sorpassare dal secchione che passa le notti a scrivere cose sue, senza scopiazzare. 
Il mondo cambia e i lecca culi professionisti perdono terreno.
Forse un giorno dovranno essere rinchiusi in qualche area protetta per non farli estinguere.