Oggi più che mai si nota come il primo male stia nell'ignoranza, ovvero il non sapere e soprattutto nell'utilizzare in modo confuso ciò che si sa.
L'irrazionalità, ovvero l'opposto della razionalità, mette in dubbio ciò che è evidente, oggettivo e constatabile, diciamo ciò che è razionale.
Così gli assassini, che risponderanno a Dio, sono coloro che vogliono fermare il traffico di clandestini che giungono dal Sud del Mediterraneo, mentre chi li invita e li fa arrivare su barchette, che ogni tanto naufragano, sono i...... buoni.
Che cosa è questo?
Un altro mistero della fede?
Sì, come quello ai tempi di Galileo Galilei, quando il poveretto, il più grande genio scientifico italiano, che ci regalò il metodo di analisi scientifica della realtà, rischiò il rogo perché aveva detto che la terra gira attorno al sole e non è ferma nell'Universo.
Quindi se io faccio in modo che qualcuno rischi la vita, facendogli percorrere una via rischiosa e ogni tanto ci capita il morto, io sono un buono, se invece lo fermo, evitando anche che qualcuno si faccia male, sono un assassino, dei morti.... provocati dagli altri.
Scusate, qualche buonisti incallito, qualche papista duro e puro mi può dare una spiegazione?
Non riesco a capire il senso, perché se io spingo la gente sulle zattere, li mando a fare un viaggio in mare e quelli affogano sono un boia e Dio mi giudicherà per il crimine commesso, mentre se li fermo sono il loro salvatore e Dio mi ringrazierà.
Questo è un discorso logico e razionale, mentre quello precedente è..... strano, per mentecatti, che se lo bevono, oppure per ipocriti assassini.
Le vie del Signore sono infinite, disse il prete e non giudichiamo, alla peggio....... ridiamo, ma con tutti questi morti non ci rimane che piangere.