I diritti dei lavoratori sono costati ai nostri padri, ai nostri nonni, anche agli ultimi idealisti e sognatori dei decenni passati, anni di difficoltà, lavoro in nero, umiliazioni e pure disprezzo da parte dei soliti lecca culi professionisti in carriera.
Oggi i giovani e anche molti meno giovani hanno lasciato che le conquiste del passato svanissero o stanno svanendo, con la complicità della politica e dei sindacati, in mano a dei burocrati, a servizio della sinistra, che si è scordata dei proclami del passato, anzi, oggi non fa neppure finta di credere nella giustizia sociale.
Li ho visti da vicino questi squallidi sindacalisti di oggi, sono arroganti burocrati della peggiore razza, presuntuosi, chi lavora lo sa bene, li conosce purtroppo.
Sono uniti con la politica governativa, della sinistra, questa porcheria che sta portando al disastro sociale ed umano, oltre che economico il nostro Paese.
L'errore più grande è stato l'assalto alla loro sede romana, la violenza, specialmente quella di piazza, li trasforma in....... vittime, anche se improbabili.
Ora scende in piazza con le bandierine il popolo dei raccomandati politico sindacale, dei ruffiani del padrone, del capetto, i peggiori nullafacenti di sempre.
Lasciamoli manifestare e raccontiamo un po' di barzellette per contrastarli, quelle li sotterrano, invece la violenza li trasforma in martiri patetici, anacronistici e ridicoli, ma i loro padroni, sulla stampa, in televisione, li trasformano in eroi antifascisti, come fossimo negli anni Venti del secolo scorso.
I veri martiri oggi sono coloro che si trovano a 40 anni o 50 anni senza lavoro, con famiglia a carico, perché i sindacati si sono scordati di........ difenderli, mentre giocavano a fare gli antifascisti.
Sì, da una parte abbiamo le vere vittime silenziose, dall'altra abbiamo i buffoni con le bandierine che........ resistono, ma si può sempre ricordare a loro che il bagno è sempre in fondo a destra.