Il fascismo fu un movimento fortemente nazionalista, formatosi dopo la Prima Guerra Mondiale, fondato e organizzato da un ex socialista di nome Benito Mussolini, ex direttore del quotidiano socialista l'Avanti.
Organizzò squadre paramilitari che agivano contro le organizzazioni sindacali di allora, i socialisti e i popolari, con il beneplacito delle forze dell'ordine del tempo, con il permesso del governo liberale, giolittiano, che sperava di manovrare tale movimento a suo favore.
Dopo la marcia su Roma però tutto prese un'altra strada, con il sostegno del re, Vittorio Emanuele III, dei proprietari terrieri, al tempo molto potenti ancora, degli industriali che vivevano di ordini pubblici, per l'esercito, quindi un movimento militarista al potere faceva comodo.
Oggi cosa ha a che vedere tutto questo con la nostra realtà attuale?
Nulla, assolutamente nulla, anzi, le forze antifasciste paiono le più vicine idealmente e non solo, con quel movimento degli anni Venti del secolo scorso.
La libertà di parola e di espressione furono soffocate sotto il fascismo, come sta capitando oggi.
Infatti gli...... antifascisti sono per la censura e la limitazione di chiunque critichi il potere costituito, formato da lobby e gruppi di potere clientelare, con i sindacati che sono la versione moderna delle corporazioni fasciste di quella epoca.
Ovvero abbiamo accordi sotto banco, dove il sindacato pone al primo posto gli interessi dei sindacalisti, i loro stipendi e le loro pensioni, poi il tutto è sotto la protezione politica del governo di sinistra, in cambio di accordi sfavorevoli per i lavoratori.
La situazione storica è lontana secoli, di fatto, da allora e se proprio si vuole un confronto puoi capovolgere il termine fascista e antifascista, mentre tutto il resto è brutto folclore, ovvero i partigiani quindicenni e i camerati usciti dal tifo violento degli stadi mi paiono tutte brutte imitazioni di fatti storici veri, tragici e controversi.
Sì, più che antifascismo siamo alle carnevalate e nulla più.