Non ci rimane che ridere, infatti io sono una delle tante vittime di questo social asociale, che ti censura perché non sei politicamente corretto, osi dire ciò che è evidente e offendi la sensibilità dei poverini, che sono così sensibili da non sopportare la realtà oggettiva.
Ora è in crisi e la faccenda non mi stupisce, non è solo Facebook ad essere in caduta libera, è il mondo arrogante e ridicolo che si definisce democratico e censura il pensiero altrui perché non hanno argomenti per rispondere.
Quando un sistema cade in contraddizione si squaglia, si dissolve come neve al sole.
Quindi gli errori si pagano, la gente abbandona il social e i grandi numeri non bastano, se la gente non si fida del social non lo seguirà e visto che vivono di pubblicità pure quella perderà di efficacia.
La realtà vince sempre e i padroni del mondo, prima o poi, si ritrovano sempre a piedi.