Questa situazione, se non risolta con mezzi decisi e coraggiosi da questo governo, spalancherà la guerra civile in Italia sicuramente.
Prevedere situazioni drammatiche è facile, io ricordo ai faciloni che in tre anni i robot, quelli che non esistono per i fessi, stanno rubando 150 milioni di posti di lavoro nel mondo, molti in Cina, negli Stati Uniti e in Brasile, meno in Giappone e in Germania, per ora pochi in Italia, soprattutto nelle industrie, dove da decenni scompaiono posti per l'automazione.
Cosa significa tutto questo?
Anche se non avremo robot per ogni attività presto, pure da noi a produrre sempre a minor prezzo saranno i cinesi e a sorpresa, pure i brasiliani.
Sì, noi siamo ancora con i braccianti agricoli nel Sud Italia, mentre il mondo avanza e ci supera velocemente.
Questa invasione ha un solo fine, metterci fuori dal mercato europeo e internazionale, per ora fa crollare i salari dei ceti più bassi e favorisce il lavoro nero, il crimine organizzato, con questa massa enorme di disperati, con il riciclaggio al seguito.
Poi o direttamente, con i robot, con l'intelligenza artificiale da noi, o con la perdita di competitività sui mercati internazionali, queste folle saranno sempre più un peso economico, altro che risorse.
Peseranno sull'assistenza sociale e sanitaria, diventeremo come gli statunitensi, dove chi non ha i soldi per curarsi in privato creperà.
Cosi le assicurazioni diventeranno sempre più potenti e ricche, mentre i più deboli socialmente finiranno nella miseria nera.
Da qui prevedo rivolte sociali, dei figli dei migranti, violenze di gruppo e di branco, con una repressione sempre più violenta, con la nascita di forze private di autodifesa.
Chi non conosce le realtà del Sud del Mondo si può fare un viaggetto nelle loro megalopoli, dove tutto questo è già realtà.
Immaginarsi poi il sorgere di gruppi politici e paramilitari, che utilizzeranno i robot per i lavori sporchi, con soluzioni tanto dure e feroci, ma che non lasceranno tracce, mi pare una conseguenza logica di tutto questo.
Impedire a costoro di arrivare da noi, non solo respingerli, ma anche espellerli in modo deciso è un dovere e un atto veramente umanitario.
Mi ripeto, non è dove nasci che conta nella vita, ma quello che sai fare, se sei un tecnico abile e ricercato oppure no.
Quindi servono scuole, anzi istruzione a distanza, per esempio con internet, che costa molto poco, se organizzata bene e da seguire a casa loro e questo fatto è valido anche da noi, per gli esclusi socialmente, italiani a tutti i effetti.
Tutti gli altri atti pseudo umanitari sono solo modi per far arricchire le cosche mafiose e i loro amichetti riciclatori di denaro sporco.