Il mormorio è spesso intenso, ma certi fatti oggettivi lo confermano.
I soldi dei mafiosi, dei criminali, dei corrotti non vengono mai scoperti eppure costoro spesso ostentano la loro ricchezza.
Perché, a torto o a ragione, abbiamo 19 milioni di cartelle esattoriali sotto i mille euro, che un certo giornalismo, debole in matematica, ha definito del valore di mille migliardi di Euro, ma mille per 19 milioni risulta 19 migliardi, al massimo.
Quindi, se recuperate le somme, sarebbero state, tolte le spese per il recupero, di qualche migliardo.
Sarebbe stata una nuova tassa per chi ha sbagliato un numero nella dichiarazione dei redditi, o per il pensionato che ha ricevuto pochi soldi per un lavoretto in nero, per poter mangiare o pagare la visita medica in privato, per le cure salva vita, perché il SSN lo avrebbe rinviato a dopo il suo funerale.
Tutto questo al fisco non sfugge, ma i miliardi rubati, riciclati e le spensierate spese dei nulla tenenti, disoccupati regolarmente, con o senza reddito di cittadinanza, non si possono controllare.
Non è colpa dei funzionari, che farebbero festa, per gli incentivi che otterrebbero, con il sequestro, in un colpo solo, di questi soldi sozzi.
Per vincere bisognerebbe colpire profondamente il sistema corrotto dei concorsi pubblici, non per i livelli più bassi o per la truppa, ma per i dirigenti, che paiono spesso ridicoli personaggi, con sopra le cosche politiche e sindacali.
Loro obbediscono e tacciono.
Poi abbiamo la stampa che attacca quando fa comodo, servendo gli interessi di questo gruppo contro l'altro, dimostrando che le guerre di mafia si fanno anche con la penna e non solo con la lupara.
Per esempio, la battaglia contro l'immigrazione la si combatte colpendo le tante truffe e i tanti ladrocini delle cooperative filantropiche, lì di soldi ne troveremmo a miliardi, ma per farlo bisogna arrivare agli intrallazzi della stampa, il famigerato quarto potere, che difende spesso l'indifendibile, superando pure il ridicolo.
Forse la guerra la si vincerebbe trovando il nesso tra pennivendoli e corrotti.
Scusate, mi piace sognare.