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20 mar 2024

Razzismo, cretinismo o antirazzismo.

Essere contro il Ramadan è razzismo?
Volere il crocefisso in classe è un insulto contro le altre religioni?
Io resto sempre stupefatto quando parlano i cretini e mi chiedo come possono restare e detenere certi posti di comando costoro.
Eppure sono personaggi che sono stati votati, eletti pure, dai cittadini.
Quanti cretini hanno il diritto di voto?
Sì, non so se il mio è razzismo o altro, ma certamente le razze non hanno nulla a che vedere con il mio stupore.
Trovo assurdo considerare un atteggiamento contro una religione, perché violenta ed oppressiva, sprezzante e persecutoria verso i non islamici, con il razzismo.
Il razzismo riguarda le razze, fatto che tra gli umani non esiste, ma comunque riguarda il colore della pelle e l'aspetto fisico.
Tutto il resto è un fattore culturale e la logica impone un minimo di discorso sensato.
Se non volere il Ramadan a scuola è razzismo lo è anche per i crocefissi tolti in aula, che non impongono nulla, ma restano dietro al cranio del povero professore.
In realtà questa guerra religiosa segue altre strade e l'odio verso il povero Gesù Cristo ha le radici ben consolidate nel mondo piccolo borghese di chi vota a sinistra, per la banda del PD.
Sono laici, atei, anzi agnostici, che significa "non so" e quindi sorge spontanea la domanda, "se non sanno perché parlano?".
Sono sprezzanti, hanno un posto di lavoro da passacarte, spesso nel parastato, ma nulla di più, però le tessere di partito e sindacali li aiutano per le loro carriere.
Sono lettori fedelissimi a un giornale progressista, che in genere è "La Repubblica" o "Il Fatto Quotidiano", da cui attingono le loro perle di saggezza,  chiamiamole così.
Sì, da questo comprendi perché i criminali sono sempre liberi di agire. 
Colpiscono ragazzini e vecchi, ma vengono liberati da giudici strani, diciamo così, per non finire accusati di vilipendio alla Magistratura.
Capisci come le cosche si sono infiltrate tranquillamente in mille realtà, nel traffico dei migranti, nel loro sfruttamento come manodopera criminale, nel riciclaggio dei soldi sporchi, in miliardi di Euro, ma nessuno vede nulla.
In più abbiamo strani giornali con giornalisti adatti a pulire le strade e nulla più, che non denunciano mai l'evidenza del marcio.
Sì, sono contro l'islam per i suoi crimini storici, il mercato degli schiavi, da loro, è costato, in mille e duecento anni, più di cento milioni di morti, centomila all'anno, nell'Africa nera, sulle coste a Nord del Mediterraneo e anche europee dell'Atlantico, per i saccheggi e le scorrerie.
Nessuno ha chiesto scusa tra loro, anzi parlano di un loro diritto.
Il loro atteggiamento verso le donne è noto, pure verso gli infedeli lo conosciamo.
Perché i cretini non se ne accorgono?
Perché sono appunto dementi e non sanno fare nulla, per campare hanno bisogno di essere spinti e favoriti, con falsi vari.
Sono pronti a mettersi con il culo alzato e la testa bassa in preghiera, le figlie dovranno indossare il burqa, ma loro devono mantenere il posto da fancazzisti professionisti e sentirsi democratici.
Sono contro il maschilismo, il crocefisso e il razzismo, termine misterioso dalle sfaccettature contraddittorie per loro.
Sono ospitali, come i maiali che sanno che i mussulmani non li mangeranno, perché di dementi tutti i poteri loschi ne hanno bisogno.

10 feb 2024

È il buonismo che genera il razzismo.

Le accuse di razzismo per chi ha urlato giustamente, contro gli stupratori egiziani, è quantomeno demenziale o forse calcolato.
Il gioco di portare gli animi verso le disperazione, l'esasperazione, conduce poi a spingere più persone verso il razzismo vero.
I diversi atteggiamenti, con discorsi da sociologia demenziale, sta spingendo verso a giustificazioni che neppure il più idiota tra gli avvocati delle cause perse oserebbe esporre.
Gli stupri sono dovuti al....... patriarcato, ma chi lo afferma, non sa cosa sia, io so che c'erano i patriarchi nella Bibbia, come Abramo, Isacco e Giacobbe, ma non credo che possano essere accusati di aver favorito la cultura degli stupri. 
Intanto le poverine sputano la sentenza di moda, la ripetono sino alla nausea e il popolo dei minchioni batte le mani.
Tutte le volte poi che un extracomunitario, appena sbarcato o nato in Italia, commette un crimine, un buonista diventa un razzista, è una legge non scritta che ci sta portando verso l'inferno in terra.
L'idea della deportazione degli immigrati piace sempre più tra la gente ed è prevedibile che prenderà piede, sarà realizzata, prima o poi.
Se invece si riuscisse ad imporre due regole per chi lavora qua, combattendo il crimine, per esempio, i criminali importati, imponendo il rispetto verso tutto e tutti, fedi diverse e costumi occidentali, da rispettare anche per le loro figlie, il razzismo sarebbe vinto.
Cari buonisti, siete l'esempio di come l'imbecillità generi orrore, dolore e morte.

19 dic 2023

Razzismo o autodifesa?

Il solito personaggio politico, eletto direttamente o indirettamente grazie alla politica corrotta, dei vari sistemi di diffusione di denaro, dal famigerato Reddito di Cittadinanza a tutte le situazioni evidentemente corrotte italiane, che dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ci hanno trasformato in un Paese ridicolo, ci fa la morale sugli appartamenti, che non vengono dati agli stranieri, in particolare agli  africani, o agli asiatici.
Io so di famiglie italiane che si sono trovate rovinate per aver venduto una loro casa, un appartamento a costoro, neppure dato in affitto.
Alla fine restavano con l'appartamento bloccato per anni, con cause assurde, che terminavano in nulla, ma li costringevano a restare senza casa per anni, con gravi danni economici. 
Altri avevano una casetta da affittare per qualche anno, in attesa che un figlio o una figlia crescessero e la prendesse come loro abitazione.
Davano la casa agli africani e non solo non riuscivano a riscuotere l'affitto, ma dopo anni, riavevano l'abitazione devastata.
Infine la politica buonista, quella sui diritti da far pagare sulla pelle di chi lavora, di chi è onesto, concedevano a questi le case popolari, che non pagavano, poi le danneggiavano con tutto le conseguenze del caso, a carico nostro.
Sì, le case popolari sono state costruite con i soldi delle tasse, nostri, dei nostri padri e dei nostri nonni.
Quindi non dare le case in affitto agli africani è colpa del razzismo o è solo autodifesa?
I buffoni che starnazzano quante case hanno in affitto a costoro?
Sicuramente nessuna, ma per i voti dei nuovi cittadini sono pronti a tutto, mentre gli squallidi pennivendoli ovviamente sanno tutto questo e non sono così fessi da affittare un buco agli africani, agli arabi, però parlano e straparlano.
Sono come gli accoglienti, che appena vedono delle brutte facce si nascondono, scappano, ma poi, a parole, sono tanto accoglienti.
Lo schifo che provo è immenso.

13 dic 2023

Saison Culturelle Cinéma 2023/2024 Programmazione film di dicembre


 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

Aosta, mercoledì 13 dicembre 2023

                                                                       

Saison Culturelle Cinéma 2023/2024

Programmazione film di dicembre

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali comunica i film in programmazione nel mese di dicembre 2023, proiettati al Cinéma Théâtre de la Ville di Aosta:

MERCOLEDÌ 13 DICEMBRE ore 18.00

In occasione del 10 dicembre, "Giornata internazionale dei diritti umani"

Animali selvatici (R.m.n.) di Cristian Mungiu

con Judith State, Marin Grigore, Orsolya Moldován

Romania 2022 – 125 min

Matthias lascia il suo lavoro in Germania e torna da suo figlio Rudi che vive con la madre Ana in un villaggio della Transilvania, dove tutto sembra immutato da molto tempo. L'uomo vuole dedicarsi di più a suo figlio e a suo padre che è anziano e malato. Si riavvicina alla sua ex, Csilla, che gestisce una piccola fabbrica nel villaggio. Proprio in quei giorni vengono assunti dei nuovi operai cingalesi. La comunità non è pronta per questa novità che disturba il suo quieto vivere. Un film per comprendere come nasce e si diffonde il razzismo oggi.

Festival di Cannes 2022 – concorso

 

MERCOLEDÌ 13 DICEMBRE ore 15.30 -21.00

In occasione del 10 dicembre, "Giornata internazionale dei diritti umani"

Cile – Il mio paese immaginario di Patricio Guzmán

Francia, Cile 2022 - 83 min

Un documentario incentrato sulle proteste esplose nelle strade di Santiago, in Cile, nel 2019. Il popolo aveva chiesto maggiore democrazia e uguaglianza sociale, quindi istruzione, assistenza sanitaria e opportunità lavorative per tutti, ma soprattutto dignità e giustizia. Il regista pone al centro la questione e lo sguardo delle donne, suggerendo che la condizione di povertà e l'urgente necessità delle madri in Cile sia stata tra le micce più incendiarie della protesta popolare.

Festival di Cannes 2022 – Séances Spéciales

 

MARTEDÌ 19 DICEMBRE ore 15.30 – 21.00

MERCOLEDÌ 20 DICEMBRE ore 18.00

Una sterminata domenica di Alain Parroni

con Enrico Bassetti e Zackary Delmas

Italia 2023 - 115 min

Alex, Brenda e Kevin sono adolescenti che vivono nella provincia romana. Quando Brenda scopre di aspettare un bambino da Alex, i ragazzi si ritrovano a confrontarsi con le responsabilità date da una vita adulta. Alex inizierà a lavorare, mentre Kevin è intento solo a girovagare. La gravidanza metterà a dura prova la loro indipendenza, la loro voglia di libertà, ma anche la loro sofferenza come outsider. Il giovane regista Alain Parroni, alla sua opera prima, cerca con sincerità ed urgenza di raccontare le sensazioni che albergano l'animo dei suoi protagonisti.

Mostra del Cinema di Venezia 2023 – Premio Speciale della Giuria Orizzonti

A conclusione della proiezione del 19 dicembre delle ore 21, ci sarà l'incontro in sala con il regista del film Alain Parroni, moderato da Alexine Dayné, direttrice artistica della Saison sezione Cinéma.

 

MARTEDÌ 19 DICEMBRE ore 18.00

MERCOLEDÌ 20 DICEMBRE ore 15.30 – 21.00

Manodopera (Interdit aux chiens et aux Italiens) di Alain Ughetto

con Ariane Ascaride, Alain Ughetto, Stefano Paganino

Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Portogallo 2022 – 70 min

Agli inizi del Novecento, la povera famiglia Ughetto vive nel paese di Ughettera ai piedi del Monte Monviso, in Piemonte; poi si trasferisce in Francia. Il viaggio è lungo e faticoso, in pieno inverno e a piedi. La famiglia vuole trovare un'esistenza migliore ma deve fare grandi sacrifici con lavori di bassa manovalanza. Un elegante film d'animazione (stop motion) che racconta la nostra Storia e le radici italiane del regista.

Festival del film di animazione di Annecy 2022 – premio della giuria

 

MARTEDÌ 26 DICEMBRE ore 15.30 – 21.00

MERCOLEDÌ 27 DICEMBRE ore 18.00

Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders (RESTAURO IN 4K + video-introduzione inedita di Wim Wenders)

con Bruno Ganz, Peter Falk, Solveig Dommartin

Germania-Francia 1987 (uscita cinema 2023) – 132 min

Il cielo sopra Berlino è abitato da angeli. Invisibili, condividono lo spazio - non il tempo, né il colore - con gli umani. Sono immortali ma in fondo desiderano la nostra stessa fragilità, il nostro soffio vitale, toccare i corpi come noi li tocchiamo, ferirsi e sentire finalmente il gusto del proprio sangue. Scritto "come si scrive una poesia", insieme a Peter Handke (Nobel per la letteratura nel 2019), Il Cielo sopra Berlino è insieme una fiaba, una riflessione filosofica, un documentario su questa città dove convivono presente e passato, una storia d'amore e un film sulle persone che vorremmo essere.

A conclusione della proiezione del 27 dicembre delle ora 18, ci sarà un approfondimento sul film a cura di Alexine Dayné, direttrice artistica della Saison sezione Cinéma.

 

MARTEDÌ 26 DICEMBRE ore 18.00

MERCOLEDÌ 27 DICEMBRE ore 15.30 – 21.00

Asteroid City di Wes Anderson                           

con Margot Robbie, Tom Hanks, Scarlett Johansson

USA 2023 – 104 min

Nel 1955 ad Asteroid City, un'immaginaria e remota cittadina americana desertica, si svolge un convegno di astronomia, noto come Junior Stargazer. La convention attira moltissimi studenti con i rispettivi genitori, che giungono da ogni parte del paese per prendere parte alla competizione accademica. È qui che diverse vite si incontrano e si sovrappongono in modi del tutto inaspettati. È l'opera che sintetizza Wes Anderson, dove l'estetica è ancora una volta il suo fiore all'occhiello.

Festival di Cannes 2023 – concorso

 

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aost


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5 dic 2023

Quanti devono ancora morire prima che si capisca che costoro non possono vivere con noi.

Penso agli attentati degli ultimi mesi, qualche accoltellamento, che i minchioni della stampa definiscono subito atti di psicopatici.
Come riescano a capire che costoro siano tutti pazzi da legare solo loro lo sanno, dovrebbero dedicarsi appunto alla psichiatria e non a scrivere idiozie per polli all'ingrasso.
Allah Akbar è sempre più di moda e la tolleranza sta superando la decenza, poi pure gli stupri, le violenze, anche le rapine seguono questa logica, ovvero tutto è lecito contro gli infedeli, contro le donne senza velo, contro i ragazzini che vanno a scuola e quelli che tornano a casa alla sera da qualche incontro con gli amici.
Loro hanno diritto, secondo la loro morale, a farci del male, a rapinarci, a ucciderci pure, perché siamo sempre dei cani infedeli.
Gli infedeli, avviso le capre che si sentono escluse perché si professano atee o agnostiche, sono tutti coloro che non credono in Maometto, ultimo dei profeti secondo loro, anche se poi tra di loro si sgozzano volentieri, tra sciiti e sunniti per esempio.
Non illudetevi, per prima cosa uccideranno noi, poi si dedicheranno al passatempo di sgozzarsi tra loro, è sempre il loro hobby preferito.
Tutta Europa è in allerta per il rischio attentati e a questo punto la soluzione, che si dovrà applicare, è una sola, chi si professa islamico deve vivere separato, chiuso in ghetti, o quartieri a loro dedicati, proibendo a costoro di muoversi liberamente tra noi.
Questo non è razzismo, cari coglioni, ma è buon senso, chi conosce la loro cultura sa bene di cosa sto parlando, loro non possono vivere tra gli infedeli alla pari, ma ci devono trattare come bestiame, da maltrattare, altrimenti tutto in loro crolla.
Le loro certezze, di essere prescelti da Allah e di avere le sue preferenze anche su questa terra, verrebbero messe in forte dubbio.
Loro non possono vivere tra noi come manovali, fattorini, comandati pure da donne, così la guerra santa prende forma nelle loro menti e passano all'azione.
L'integrazione è una panzana sparata dai soliti pennivendoli ignoranti ed arroganti.
Non so se colpiranno per Natale prossimo in Europa e anche in Italia, ma sicuramente colpiranno duro, in modo feroce, gente pacifica, nelle nostre strade, nelle nostre piazze.
È solo una questione di tempo, non so se vedremo molti morti fra un mese, fra un anno o fra 10 anni, ma state certi che anche i dementi si pentiranno di essere stati ospitali con costoro.

3 dic 2023

Quanti tossicodipendenti scendono in piazza?

Mi è capitato di vedere una manifestazione, a dire il vero non eccessivamente numerosa, ma per i miei gusti erano troppi.
Lottavano per la Palestina, fatto antico e da sempre presente nella sinistra nazionale.
Una poverina faceva un comizio con argomentazioni becere, anche un po' ridicole, con termini mille volte sentiti, come imperialismo, fascismo, colonialismo.
Sì, c'erano tutti gli ismi, tranne il cretinismo, che forse non volevano farlo notare per non farsi riconoscere.
La questione palestinese è complessa, tra conflitti etnici, pulizie etniche, razzismo e antisemitismo, con un popolo, quello ebraico, che più verrà odiato e perseguito e più si chiuderà, si arroccherà in questo Stato, che vedono come un rifugio per altri olocausti futuri.
Quindi il sogno di una terra multietnica e multi religiosa pare sempre più utopica, proprio per colpa dell'odio che scaturisce contro di loro, tanto demenziale e tanto criminale oggi più che mai.
Tornerò quindi alla questione della manifestazione e devo dire che se avessero fatto un po' di antidoping ne avremmo viste delle belle.
Osservati da vicino quel gruppo di duecento, trecento persone, parevano essere uscite da realtà del passato, dove gli spinelli erano lasciati per altre sostanze più potenti.
Però non erano giovani, ragazzi, ma quarantenni e cinquantenni spesso, dal volto segnato e dalle rughe precoci, di chi ha abusato della sua vita con tanto, troppe sostanze.
Capii che erano il popolo dei centri sociali, quelli che a quarant'anni vivono sulle spalle dei genitori, magari già in pensione e fanno da padrone in casa.
Sì, per loro la lotta per la libertà della Palestina è un proseguo della lotta per la droga libera e democratica.
Questo è il popolo anarcoide che ripete le frasi ridondanti e antiquate della propaganda comunista degli anni cinquanta.
Mi è parso tutto ridicolo e patetico, anche perché mi chiedo: queste manifestazioni di questi sfigati, oltre a rompere l'anima agli automobilisti, facendoli bestemmiare un po' ed avvicinando un po' di gente ad Israele per rispondere alla rottura di attendere costoro, fermi al semaforo, non so cosa possono servire alla causa palestinese.
Ci volevano anche questi sfigati in piazza per farci sentire la nostalgia degli anni Settanta.
Non vorrei che tanto rumore per nulla spalanchi la strada di un futuro di nuove violenze.

23 ott 2023

È sempre colpa nostra.

Ogni giorno la cronaca nera è zeppa di crimini perpetrati dai nostri graditi ospiti, ma ora l'imbecillità degli accoglienti supera tutti i livelli.
Neppure tra i peggiori avvocati delle cause perse si arriva a tanto, forse solo tra qualche giudice, che qualcuno ha posto in quella posizione per le sue diverse abilità, osa affermare certe ridicole sentenze.
Sì, è colpa nostra se loro, i taglia gole, non si sono integrati.
Sì, se mi tagliano la gola è tutta colpa mia, perché non l'ho aiutato a integrarsi nel nostro mondo, nella nostra realtà, il mio assassino invece resta sempre non giudicabile. 
Ora, se si osserva questa demenziale affermazione, abbiamo diverse contraddizioni di fondo, una sta nel fatto che loro non sono persone, in grado di decidere, perché siamo noi che dobbiamo scegliere per loro, se integrarsi oppure no.
Loro non possono preferire o rifiutare la nostra cultura, il nostro mondo, diventando islamisti, pronti ad ucciderci.
Siamo noi che dobbiamo scegliere per loro, in conseguenza si afferma che costoro non sono in grado di intendere, di volere e come tali devono essere trattati.
Noi siamo responsabili di tutto e se sbagliamo paghiamo, le colpe sono sempre e solo nostre, come bianchi occidentali ed europei.
Scusate, se questo non è razzismo malamente celato che cosa è il razzismo?
In pratica loro, gli islamici, che diventano islamisti assassini, non sono in grado di discernere tra ciò che è criminale e ciò che non lo è, ma noi dobbiamo farlo per loro.
Che cosa sono?
Pare che per loro, i tanto accoglienti, siano animali da addomesticare?
Il cane, si sa, è aggressivo per colpa del padrone, che non lo ha saputo educare.
Le persone però non sono cani feroci, da rendere docili.
Sono esseri dotati di capacità di giudizio e in conseguenza se picchiano la moglie, se uccidono i vicini infedeli, che mangiano carne di maiale, se stuprano le ragazzine per strada, perché non sono velate, sanno bene cosa fanno.
Il razzismo ha molte sfaccettature e forse questa è la peggiore, quella di trattare tutti con atteggiamenti di superiorità e sentirsi responsabili per tutti, poi ci sorprendiamo se qualcuno poi imporrà, con le cattive, soluzioni terrificanti.
I buonisti sono i peggiori razzisti, feroci e disumani, che non siano mai esistiti.

21 set 2023

I progressisti vogliono la pulizia etnica.

Forse bisogna fare chiarezza quando si parla di razzismo, perché le idee sono molto, molto confuse.
Non esistono differenze di colore di pelle, forse, non discuto con gli esperti di biologia, non esistono neppure razze tra gli esseri umani, in natura le chiamano sottospecie, ma esistono diversità culturali.
Mi spiego meglio, non è il colore della pelle che rende un nero un emarginato, un tempo si chiamavano negri, ma oggi non si può dirlo e scriverlo, per l'ipocrisia dominante. 
È la cultura con cui è nato, è cresciuto che lo rendono differente da noi.
È ancora peggio per gli islamici, che possono pure essere simili a noi in certi casi, ma il loro modo di pensare li rende meno adatti, secondo il mio modo di concepire le cose, al mondo che sta sorgendo.
Anche tra noi abbiamo tanti inadatti a capire e a vivere i cambiamenti in corso, ma chi utilizza non le emozioni, gli impulsi, gli istinti, ma la razionalità, scusate se lo ripeto, sopravviverà, quindi il nero vincerà se saprà mutare pensiero.
Gli islamici hanno il fatalismo, con la resa alla volontà divina, costi quel che costi e quindi sono i meno adatti ai cambiamenti, ma io aggiungo a costoro pure il popolo dei raccomandati, dei lecca chiappe professionisti.
Costoro vivono in branco e credono nel potere del gruppo, io dico sono il popolo tribale bianco, che obbedisce alla cultura dominante del momento, passarono dallo stalinismo, al politicamente corretto, con tutte le fasi intermedie, senza sentirsi  in contraddizione.
Il mondo va avanti e sta mutando oggi più del passato, lasciando pochi spazi, poche occasioni per tutti costoro.
Quindi più manovali arriveranno e peggio sarà per loro, poi tutto questo porterà alla criminalità, alla violenza, che già vediamo e prevedere la reazione è fin troppo facile.
Potranno esserci vere pulizie etniche, più o meno celate, magari malamente, oppure condizioni che le favoriranno, con i ghetti chiusi, diciamo per motivi sanitari, dove la gente morirà per mancanza di igiene, per i cibi scadenti, per le epidemie che scoppieranno.
Queste tecniche di genocidio furono ben utilizzate dagli inglesi e dagli statunitensi nel passato, con ottimi risultati contro i nativi americani, contro i boeri in Africa o contro gli irlandesi cattolici, durante le guerre di religione.
Il genocidio completo non avvenne per motivi politici, perché si attenuò il sistema, ma non certo per l'efficienza della tecnica.
I ghetti in tutto il mondo esistono, nelle periferie, ma nessuno parla di crimini contro l'Umanità, ma non preoccupatevi che chi non servirà al sistema economico verrà eliminato.
Oggi più che nel passato questa è la logica vincente e dominate.

29 ago 2023

L'intelligenza non teme la libertà di parola.

I cretini sono una forte schiera e le loro esistenze disastrose, zeppe di panzane inventate anche sul momento, sono l'esempio di come non si deve vivere.
Invece la politica e il potere hanno bisogno di mediocri sempre fedeli, ubbidienti.
La loro forza sta nell'ipocrisia, mai ti affronteranno a viso aperto, ne ti aggrediranno, anche su Facebook per esempio, lo fanno sotto falso nome, con un profili falsi.
Così le femministe difendono il burqa, dopo anni di lotta contro il messaggio cristiano, che aveva al suo interno i valori dell'uguaglianza tra donne e uomini.
Se denunci la violenza che sta dietro a questi abiti ti accusano di razzismo, dimostrando di essere delle poverine, infatti non esiste la razza islamica.
Sì, le contraddizioni sono evidenti, forse pure per i deficienti, ma non per i politicamente corretti, loro vanno fieri delle loro banalità sparate, delle idiozie sputate con prepotenza assolutista, da non discutere.
Questi atteggiamenti in passato ci hanno dato i tiranni, le pulizie etniche, i campi di sterminio, lager o gulag che fossero, ma anche tanti altri, gestiti malamente in campi a gestione democratica, che colpirono pesantemente nelle colonie europee o negli Stati Uniti.
La prima vittima è il pensiero libero e se si inizia a scandalizzarsi, a strapparsi le vesti, come il grande sacerdote nel Sinedrio, di Fronte a Gesù, ci dobbiamo aspettare persecuzioni ed emarginazione, che è la versione più viscida e forse più criminale tra le azioni contro la libertà di critica. 
Chi non la pensa nel modo corretto è un criminale, dicono, un nemico da perseguitare, da licenziare.
Questo già oggi capita e la pessime proposte di questa sinistra demenziale ci porterebbe alla disperazione di molti coraggiosi, resi disoccupati o costretti ad espatriare.
Se tu mi perseguiti io ti combatterò, agirò nell'ombra e visto che gli oppositori sono più intelligenti e abili, da sempre, delle capre al pascolo, obbidienti al padrone, il finale sarà solito.
Le tirannidi terminato sempre molto male, la storia lo insegna e i cretini, alla fine, dovranno pulire i cessi, perdendo tutti i vantaggi ottenuti.
È la storia che si ripete.

10 ago 2023

La demografia degli imbecilli.

Il crollo delle nascite in Italia e non solo, è una faccenda grave.
Forse si inizia, dopo decenni di guerra alla famiglia naturale, per logiche ideologiche vetuste e ridicole, a contrastarne la distruzione, riproponendo situazioni che favoriscono il ritorno alla natalità, anche se serviranno anni per giungere a due figli per coppia, anzi a qualcosina in più, sempre secondo le logiche statistiche, per non farci estinguere in poche generazioni.
Cosa ha provocato tutto questo?
Oltre alle ideologie nemiche della famiglia abbiamo avuto situazioni particolari, dove un tempo i figli non erano un costo, ma una ricchezza.
Mi spiego meglio, nell'Ottocento i figli non andavano a scuola, tranne per i pochi benestanti di allora e a 6 anni lavoravano già, nei campi e nelle filande, per esempio.
Era disumano, ma chi più aveva figli meglio stava, perché si assicurava un futuro per la vecchiaia, che iniziava presto e terminava presto, pochi superavano i sessant'anni.
Poi la mortalità infantile dimezzava il numero dei figli, perché le malattie e le condizioni igieniche erano terribili.
Poca alla volta diminuì la mortalità infantile e la scuola impose ai genitori di far studiare i bambini, prima sino alle elementari, poi sino alle medie, oggi se non si laureano sono dei sottoccupati, mal pagati e magari è meglio che facciano altri corsi post laurea per trovare lavori decenti, discretamente pagati.
Sì, se un tempo un figlio era una benedizione, oggi è un debito, ma la nostra società necessita non di manovali, ma di tecnici, ingegneri, magari informatici, gente capace di specializzarsi anche durante la vita lavorativa.
Per questo motivo che un figlio di oggi costa come dieci e più di un tempo, per questo motivo che la gente ne ha uno o due al massimo e il terzo è un eccesso, visto come una rarità, da famiglia numerosa.
Allora ecco a voi il ricambio, gli immigrati, ma purtroppo, tranne quelli che per origine culturale se lo possono permettere, sono spesso costretti a svolgere lavori ripetitivi e di nessuna professionalità.
Sì, stiamo riempiendo le strade e le periferie di manovali mal pagati, infatti nel lavoro nero si danno anche meno di 3 euro per un ora di lavoro, per mestieri di basso livello, mentre negli anni Settanta a mancare erano proprio i manovali e i braccianti.
Il mondo del lavoro è già mutato e ormai chi non studia non ha futuro, ma per studiare non serve imparare a memoria le lezioni, bisogna formare le menti alla razionalità, alla logica matematica e scientifica.
Quindi i figli unici, nati dalle famiglie italiane in genere, tranne per i lavativi irriducibili, studiano e avranno un futuro, mentre i figli degli immigrati, ormai inseriti malamente nella nostra società, sono spesso tra gli emarginati. 
Hanno più diritti e quindi sono meno interessanti dal punto di vista lavorativo, dei loro padri, perché sono meno sfruttabili.
Così questi giovani disadattati diventano violenti, si considerano a torto delle vittime, degli esclusi e i dementi, che parlano di razzismo, né favoriscono il furore e gli atti aggressivi.
Le baby gang aumentano, sono sempre più arroganti e demenziali, dubito che costoro ci pagheranno le pensioni in futuro.
Oggi non abbiamo bisogno di futuri delinquenti, di manovali sottopagati, ma di giovani che possano agire e interagire con il mondo che verrà, tecnico, scientifico, con pochi lavoratori, ma capaci.
Favorire la natalità degli italiani non è razzismo, ma è sensatezza e intelligenza, le idiozie dei cretini lasciamole ai poveretti che ne sparano tante.

5 ago 2023

I criminali dell'accoglienza facile.

Esisteva un mondo ipocrita, che si mostrava buono, oggi diremmo buonista, che nascondeva e nasconde ancora, i crimini evidenti.
I soldi che arrivano alle ONG da dove giungono e perché costoro pagano il servizio?
I giornalisti, prezzolati in un modo evidente, che piacciono solo agli sporcaccioni e agli ipocriti, oltre agli idioti, chi li finanzia?
Questa voglia di riempire le nostre città di bande di giovani balordi, di baby gang, con potenziali tagliagole che affilano le lame, da dove arriva e a cosa punta?
Infine, perché nessuno indaga, io dico, perché nessuno denuncia i pennivendoli che fanno apologia di reato a favore di chi non rispetta le leggi, che esalta il tale prete che favorisce l'immigrazione clandestina, o il sindaco tanto corrotto e truffatore, ma ospitale con i nostri soldi?
Il marcio è evidente e le strilla di questi ipocriti, che ricordano i politici filo mafiosi del passato e del presente, paiono ridicole, adatte a convincere qualche mentecatto e qualche sporcaccione in carriera, politicamente corretto.
L'Italia è destinata alla guerra civile?
È ovvio, come il fatto che tanta gente è morta di cancro per la dispersione di rifiuti inquinanti sul territorio, come insegna la letteratura medica.
Un tempo, se denunciavi il marcio, eri indicato come un fanatico rompiscatole, da emarginare, isolare, condannare, punire.
Oggi è la stessa faccenda, se avvisi dei pericoli vieni accusato di razzismo e anche di essere un fascista.
Intanto, ho imparato, da tempo, a seguire il proverbio indiano, ovvero se hai un nemico vai al fiume e attendi che passi il suo cadavere.
Prima o poi la corrente li trascinerà verso il mare tutti questi idioti tanto meschini, tanto falsi e tanto stupidi.

20 lug 2023

Il razzismo che cosa è?

Ogni tanto qualche idiota sputa questa parola come un insulto, poi chiedi spiegazioni e tace o borbotta qualche frase incomprensibile.
A questo punto voglio chiarire il significato del termine, ovvero il razzismo deriva da razza, qui non voglio entrare in questioni di suddivisione di specie e sotto specie, legate alla biologia. 
Pare che gli umani siano tutti figli di duemila individui, provenienti dall'Africa, che nella regione orientale, circa verso l'Etiopia attuale, rischiarono l'estinzione 70 mila anni fa, poi circa 50 mila anni fa si espansero in tutto il mondo, incontrando i Neanderthal, qualche altro individuo di altre specie umane in Indonesia, portando al raro corredo genetico qualche traccia di queste altre specie umane.
Questa è la storia della nostra specie, che ha cambiato il colore della pelle andando a Nord, o nelle steppe siberiane, diventando più chiara, per riuscire a produrre un po' di vitamina D appunto con la pelle, che si schiarì per questo motivo.
Le differenze, razziali o non razziali che siano, sono scarse e tutte le volte che un virus o un batterio ci infetta facilmente passa da un individuo a un altro velocemente, non trovando resistenze perché siamo troppo simili.
Allora, da cosa nasce il razzismo?
Siamo una specie che possiede forte il senso di appartenenza al proprio gruppo, clan, tribù o altro che sia, che si sente unita attorno a valori, tradizioni, religioni, usi e costumi.
Così l'altro, magari per il colore della pelle, non è uno dei nostri e se poi appartiene a un'altra cultura lo temiamo.
Però il razzismo, quello storico, nasce da un pensiero ben preciso, quello anglosassone, coloniale e colonialista, che vedeva la propria identità, colore della pelle, caratteristiche fisiche e culturali, religiose, come quelle predilette da Dio, per il pensiero puritano che sposò gli ideali di razza bianca anglosassone destinata a dominare il mondo.
Invece oggi la questione è diversa e un branco di idioti teme di perdere i privilegi ereditati, grazie alla militanza politica e al clientelismo, con i mutamenti dovuti alla globalizzazione e questi cercano una massa scomposta, analfabeta da dominare, per cercare di fermare la storia, che avanza.
Sono loro coloro che se critichi i mussulmani, al bagno al mare con il paltò, diventi razzista, perché sperano di avere i loro voti alle prossime elezioni e si fingono turchi, mettendosi con il culo alto e la testa bassa in preghiera, pur credendo in unico Dio, il Dio quattrino.
Sono loro che confondono, da perfetti idioti in malafede, qualsiasi critica ai loro potenziali elettori, quindi nessuna femminista scende in piazza per lottare contro il burqa, imposta a 45 gradi all'ombra, con il fetore che abbiamo al seguito e le malattie successive.
Nessuna di queste urlatrici arrabbiate, spesso un po' isteriche, difende le ragazze che vengono picchiate da papà e fratelloni, perché politicamente non conviene.
Sì, siamo al razzismo degli anti razzisti a parole, perché considerano legittime certe situazioni anacronistiche e criminali solo per convenienza politica ed elettorale, verso certi popoli. 
Cosa vi aspettavate dai discendenti della Democrazia Cristiana, il secondo termine legato a loro è una bestemmia, o del Partito Comunista Italiano, ovvero da questi esperti in intrallazzi e sporcaccioni?
Sì, sono loro gli sporchi razzisti ed è ora di urlare questo fatto.

1 lug 2023

La Francia brucia, ma è solo l'inizio.

È tutto previsto e prevedibile, basta usare il cervello, con un po' di razionalità.
I figli e i nipoti dei migranti non sono integrabili nelle nostre società, specialmente se discendenti di culture inadatte alla nostra realtà.
È solo una faccenda di cultura e modo di pensare, sì, di programma adatto al nostro cervello.
In pratica i giovani neo francesi, che bruciano e saccheggiato, sono i figli di modi di vivere inadatti al progresso.
Non parlo di progressisti demenziali, ma di razionalità che si sa muovere nella realtà.
Loro sono islamisti, con la testa rivolta alla Mecca, rassegnati al loro destino e conoscono solo la guerra santa contro gli infedeli, da uccidere, derubare e rendere schiavi.
Così loro, che vivono in periferia, addetti a certi lavori marginali, o disoccupati, con un futuro da emarginati, forse da fame, certamente di miseria, non hanno capito che la chiave per migliorare la loro condizione sta nell'abbandono del fatalismo.
La Francia, l'Europa, l'Occidente hanno bisogno di menti sveglie, intelligenti e capaci, non di rassegnati a destini fumosi e orientaleggianti.
Invece loro sono vittime dei loro pregiudizi, del loro razzismo anti occidentale, noi saremmo dei cani infedeli da disprezzare e maltrattare.
Così insorgono, ma nel Terzo Millennio le rivolte di piazza sarebbero facilmente represse, senza troppa fatica, ma non si può per questioni di immagini.
Il nostro futuro è simile a quello francese, ma altri Paesi subiranno situazioni simili, con le solite speculazioni vigliacche al seguito, con buffoni in politica che cercheranno di cavalcare la tigre.
Invece il ceto medio, anche popolare dei lavoratori, preferiranno la linea dura contro costoro e il finale è già conosciuto in Francia.
Le rivolte verranno soffocate e in passata molti rivoltosi finirono nella Senna, durante le manifestazioni per l'Algeria indipendente, avvenimento storico tenuto celato malamente ancora oggi e a quanto pare i dispersi furono almeno centinaia.
Non preoccupatevi, la storia si ripete e non si utilizzerà più le piene della Senna per liberarsi dei giovani ribelli, ci sono altri metodi, più efficaci, che non lasciano tracce.
È questo il fine ultimo dei buonisti, un avvenire da nazisti.
Ricordo a tutti che se i nazisti fossero stati più scaltri e avessero raso al suolo i lager, prima della sconfitta militare, non avremmo prove storiche dell'Olocausto.
Quanto sono buoni i buonisti, neppure i nazisti erano così umani e umanitari.

26 apr 2023

Perchè è così difficile punire i delinquenti in Italia.

La motivazione è di fatto conosciuta da tutti gli avvocati penalisti italiani, almeno quelli capaci.
Si chiama prescrizione, ovvero le pene, sotto i 5 anni di pena massima, decadono in prescrizione entro i 10 anni.
Cosa significa?
Lo potremmo chiedere alle zingare, che borseggiano i passeggeri, o ai ladri negli appartamenti.
Basta fare ricorso alla prima sentenza, che normalmente arriva attorno ai 4, 5 anni dopo la denuncia, poi c'è l'appello e infine la Cassazione e tranquillamente, con i tempi di registrazione della pena, porta alla prescrizione del reato.
Solo chi non ha i soldi per gli avvocati si trova condanne penali, una sopra l'altra, che lo portano in prigione a scontare il cumulo delle pene.
Le zingare e tanti altri lo sanno bene e non finiscono mai, quasi mai, in carcere.
Sono solo loro le uniche che conoscono i trucchetti del sistema giudiziario italiano?
No, abbiamo i politici, i faccendieri, i giornalisti, specializzati in diffamazione, i corrotti vari e tanti altri.
Così, per difendere il popolo dei farabutti di alto borgo, pure le ladre professioniste prosperano, con i loro amici compari.
Ecco perché le ladruncole non passano mai ad atti più sostanziosi, come rapine ed altro simile, in quel caso la prescrizione non le salverebbe.
Diciamo che il sistema corrotto nazionale protegge le povere zingarelle e per proteggere questo trucchetto bastardo i nostri pennivendoli istrioni accusano di razzismo, rendendosi patetici e ridicoli, chi non vuole essere derubato sui mezzi pubblici.
Sì, chi crede a questo giornalismo cialtrone, anti razzista, è un ladro, è un corrotto, anche per il concorso truccato vinto senza meriti, è un verme raccomandato, o è un perfetto demente, ci sono pure quelli da noi e ne abbiamo anche tanti in Italia.

21 apr 2023

La sinistra è morta, ma chi la paga non si arrende.

Cosa sta dietro alla politica sciagurata, spesso filo criminale, della sinistra?
Abbiamo il declino, non solo culturale ed esistenziale, di parte del ceto medio, che poi forse non era così ben collocato come si considerava un tempo.
Il popolo della sinistra teme i cambiamenti, pur definendosi progressista.
Crede in una nuova religione, o una non religione, confusa e tutta dedita al culto dello stile, dell'omologazione dei gusti, nel modo di vivere, con l'unico fine e certezza che sta nel disprezzo del lavoro manuale.
Sono il popolo degli impiegati che mangiavano i formaggini e i budini, come comandava la pubblicità un tempo.
Con mamma e papà e due figli, uno maschio e uno femmina, così imponeva la pubblicità e loro si adeguavano, oggi però puntano al figlio unico e basta. 
Oggi sono progrediti ancora e hanno appreso la devastante e demenziale cultura del gender, quella stessa sottocultura che ha buttato nella spazzatura pure i padri della psicanalisi, come Freud, perché ostili, secondo loro, agli omosessuali.
Come sempre adorano la censura contro chi critica il loro mondo meschinello e la invocano contro chi racconta barzellette contro i pederasti, ma per i sentimenti religiosi cristiani vorrebbero la linea durissima, perché il cristianesimo, quello autentico, vissuto da gente sincera, li mette in crisi.
Sì, il loro destino è tragico, infatti molti di loro, per non sporcarsi le mani e perché ritengono di sapere già tutto e non sono disposti a riprendere in mano i libri per specializzarsi in qualcosa, hanno il reddito di cittadinanza o lo potrebbero avere.
Sì, sono pure tanto scansa fatiche e il loro declino sociale è sicuro.
Dietro a questa banda di disperati, in pantofole e comodi sul divano, abbiamo certi interessi loschi, quelli che odiano i popoli come realtà culturale e sociale, io dico anche etnica, amano le masse dei disperati da sfruttare e poi rinchiudere in ghetti, che possono diventare, nel caso fosse conveniente farlo, in campi di concentramento, di sterminio, come fu il ghetto di Varsavia durante la seconda guerra mondiale.
La droga libera, né stanno arrivando nuove e micidiali dagli Stati Uniti, uccide e trasforma in zombi idioti i potenziali ribelli sociali.
La sinistra si è venduta?
No, era sempre a servizio di interessi non nazionali, era pagata, oltre dalla corruzione negli enti locali controllati da loro, dai sovietici, poi crollò il muro di Berlino e non furono più comunisti, ma cercarono nuovi padroni, che trovarono tra faccendieri e speculatori internazionali, che giocano in modo sporco sulle vite dei popoli.
La storia si ripete e dietro abbiamo sempre i soldi, il profitto e la speculazione, Hitler o Stalin fecero ingrassare molti signori scaltri, speculatori abili.
I dittatori e i politico corrotti hanno sempre qualcuno che li manipola come manichini, poi in Italia di buffoni ne abbiamo tanti.
Sì, la difesa del popolo italiano e della sua etnia non è razzismo, ma solo anti razzismo e chi difende la nostra cultura nazionale, popolare, contrasta certi farabutti, dai ghigni sadici e disgustosi.
Forse non esistono individui da caricatura, ma chi finanzia il PD e la politica sciagurata al suo seguito ha dei fini precisi, distruggere la nostra identità, quella che ha generato l'arte in Italia, quando generazioni di pittori, in piccoli borghi spesso, creavano stupende opere da padre in figlio.
Oggi abbiamo troppi minchioni affumicati e pasticcati, troppi nulla facenti e troppi personaggi storditi ai massimi livelli nella burocrazia, che temono cambiamenti.
La sinistra è morta, ma di danni ne possono ancora fare il popolo degli scappati di casa, in attesa di trovare un posto stabile nell'ente inutile, possono riempirci di disperati africani e allora le soluzioni sarebbero dure, durissime.

1 gen 2023

Il pericolo di avere una classe dirigente fuori dalla storia.

L'Occidente deve ritrovare la sua anima, la sua cultura e deve superare questa fase storica, che la sta trasformando in un avamposto del Terzo Mondo.
Da decenni ormai la strategia di comprare, questo è il termine corretto, lavoratori immigrati direttamente dalle periferie disperate del Sud del mondo si sta trasformando in un disastro, ma da noi il costo del lavoro è ancora una priorità per una classe imprenditoriale ferma all'Ottocento.
Siamo ancora ai braccianti nelle campagne, per risparmiare sulle macchine agricole, siamo con i fattorini porta a porta, quando già spuntano i robot che portano la merce autonomamente, siamo ancora con mille lavori mal pagati e in cattive condizioni di sicurezza, con molti feriti e tanti morti.
In Italia poi la metà del salario, quando è regolare, finisce allo Stato in contributi e tasse, così i lavoratori in nero sono a milioni, di tutte le etnie del pianeta.
Infine abbiamo la manovalanza del crimine, che è sempre più formata da loro, compreso le prostitute di strada.
Quindi tutto questo è chiamato accoglienza, mentre chi denuncia il marcio è definito razzista.
Infine abbiamo tutto il popolo dei mantenuti, con i soldi dei corruttori o con quelli nostri, dai personaggi della Rai a quelli finanziati dall'apparato dello spettacolo, del giornalismo, della cultura, così si definiscono, che servono appunto questo sistema bugiardo e falso, come fossimo sotto un regime totalitario.
Diciamo che siamo sotto un regime oppressivo perché non si può fare carriera nelle università, o come scrittore e cantante, se non segui la linea politica dominante, che prosegue a mantenere la propria posizione grazie a una classe dominante, che ha le radici storiche nell'imprenditoria finanziata dallo Stato.
Questi imprenditori sono vecchi, fuori dalla realtà attuale e si sono arroccati su posizioni  di cento e più anni fa.
I salari devono essere bassi, il popolo non lo vogliono cosciente e con una sua identità, ma preferiscono la plebe da dominare.
Oggi invece abbiamo bisogno di gente abile e intelligente, con una salda cultura razionale, occidentale, per far funzionare il sistema produttivo, per evitare situazioni drammatiche future, perchè il mondo non sarà degli islamisti, delle folle fanatiche delle periferie, dei burocrati e dei lacchè a servizio dei signorotti tanto arroganti quanto ignoranti e stupidi.
Tutto questo finirà nella spazzatura della storia e la pulizia generale la si può fare con le buone, diffondendo la cultura occidentale, o con le cattive.
Non voglio fare il profeta di sciagure, ma con le nuove tecnologie io mi immagino cose incredibili e orrende.
Chi si sentirà aggredito dal Medioevo islamico, prima o poi, sarà feroce come loro, ma efficace come la scienza esatta votata allo sterminio.
Più ne respingiamo, di nuovi ospiti, più ne rimandiamo a casa loro, meno morti avremo da noi in futuro.
È la logica e la razionalità che lo dicono non il razzismo.

27 nov 2022

I buonisti sono i peggior razzisti di sempre.

Neppure i negrieri di un tempo erano così sfacciatamente nemici delle popolazioni povere del pianeta.
Infatti cercavano manodopera a costo zero, se non per il mantenimento degli schiavi, ma li utilizzavano anche per lavori di buon livello culturale, come i romani con gli schiavi greci e talvolta come i signori statunitensi con gli schiavi più promettenti. 
Invece oggi servono i neri per i lavori di bassissimo livello, legali ed illegali, così li importano direttamente dall'Africa, non fanno nulla per crescerli culturalmente.
Ora facciamo due calcoli, per far studiare un bambino in Africa bastano circa 400 Euro all'anno, così con i 10 mila Euro, che si paga per far arrivare un clandestino dall'Africa, ingrassando i trafficanti, le mafie e i terroristi, si può far studiare un ragazzo in Africa sino all'università online.
Comunque senza arrivare a tanto il ragazzo potrebbe diventare un buon tecnico, di quelli che mancano da noi, ne mancano circa 400 mila attualmente e saranno sempre più un bene raro.
Una volta specializzati potrebbero arrivare da noi tranquillamente, con un volo regolare, sarebbero ricercati dalle nostre imprese e nel resto del mondo. 
Invece i buonisti li vogliono servi ignoranti, adatti a certi lavori marginali e di nessuna professionalità.
Per questo fatto qualcuno, secondo i calcoli delle nostre commissioni europee, spende 10 mila Euro, ma non si arriva mai al primo compratore, chiamiamoli così, perché si presenta come un filantropo, un benefattore, che finanzia le ONG, per esempio.
Questa buffonata criminale è la prova che a guidare questa povera Europa sono i discendenti dei vecchi colonialisti, con tutti i loro pregiudizi neocoloniali al seguito.
Sì, combattere questi traffici significa combattere contro il razzismo e la stupidità di una classe dominante europea, che si siede in poltrona e guarda il popolo dall'alto in basso, come un tempo i nobili, prima che perdessero la testa sotto la ghigliottina.

20 nov 2022

Cosa sta dietro alla politica buonista?

Si può riassumerla in una frase: "imbecilli di tutto il mondo unitevi."
Ovvero i luoghi comuni e le banalità che stanno dietro alla decadenza culturale e sociale di un ceto medio, che in questo caso è mediocre.
Ha dei valori, così definiamoli, che stanno nelle mode consumistiche del momento.
Si considerano superiori alla gente comune, perché indossano mutandine colorate e firmate.
Sono altezzosi per le borse o per le scarpe di plastica, prodotte in Cina, costate pochi Euro, ma loro le pagano centinaia di Euro, perchè lo stile è superiore....... da esseri superiori.
Disprezzano chi lavora onestamente ed è disposto a guadagnarsi da vivere anche con lavori umili, mentre loro crescono attendendo una professione superiore, ereditata ottenuta con favori ed amicizie politiche, grazie alle conoscente giuste.
Ecco a voi chi è favorevole all'immigrazione, loro non vivono nei quartieri degradati, non hanno compagni di lavoro magrebini, che sono violenti e prepotenti, anche con il coltello facile.
Loro assomigliano tanto ai nobili decadenti e patetici, che erano tanto buoni verso tutti, ma mantenendo la distanza aristocratica e sogghignavano se lanciavano delle monetine in elemosina dal terrazzo dei loro palazzi e i pezzenti si picchiavano, si accoltellavano.
I nobili di allora persero la testa sotto la ghigliottina, quelli di oggi sono destinati ad essere spazzati via dalle tempeste che stanno favorendo.
Avremo tanta violenza per l'immigrazione, mentre notare che le masse degli immigrati non possono essere integrati per motivi culturali è solo un'osservazione sensata, razionale ed oggettiva e non è razzismo.
Gli snob prezzolati, a servizio di interessi finanziari e speculativi, che si arricchiscono sulla pelle della povera gente, subiranno lo stesso destino delle loro vittime, quando non serviranno più verranno gettati nella spazzatura della storia.

13 ott 2022

Cause civili di danni contro gli accoglienti.

Sarebbe una risposta giusta e legale, detta azione collettiva, nei Paesi anglosassoni chiamate class action, quando migliaia di persone osano attaccare, per danni subiti, chiedendo risarcimenti a società potentissime, multinazionali, per  le conseguenze provocate con i loro prodotti o per le azioni speculative, che hanno causato anche morti. 
So bene che la nostra magistratura respingerebbe il tutto, con la stampa progressista che accuserebbe in modo scomposto gli accusatori di razzismo, con le solite idiozie buoniste. 
Io spero invece in un cambio nella magistratura, ripulita da personaggi che sparano sentenze, che farebbero solo ridere se a pagare non fossero troppi innocenti. 
Invece spero di poter chiamare sul banco degli imputati, anche solo economicamente, ma spero anche penalmente, tutti coloro che hanno spalancato le nostre società a questa immigrazione assurda, che costa miliardi di euro a tutti noi, con i contributi pubblici, per favorire caporalato sul lavoro, per dare manovalanza al crimine organizzato. 
Io tra costoro metto giornalisti, politici, preti e vescovi, il Papa è purtroppo fuori giurisdizione, ma anche personaggi dello spettacolo e stupidi influencer. 
Non vorrei proprio una nuova Norimberga, ma almeno una giustizia che colpisca il braccio politico, definiamolo così, delle cosche mafiose, che hanno trasformato le nostre piazze e molte nostre strade in mercati di morte, per la droga, per la gente più debole, in situazioni dominate da bande criminali, che terrorizzano le persone normali, i lavoratori, le donne, gli anziani. 
Loro, i farabutti, parlano di accoglienza, i falsi cristiani mandano all'inferno chi non vuole tutto questo, i giornalisti e altri loschi servi delle cosche, ma con i colletti bianchi, parlano di razzismo, mischiando cultura, religione con colore della pelle, tradizioni e situazioni degenerate delle periferie.
Con una nuova giustizia, almeno rinnovata, questi crimini di costoro dovrebbero essere rimborsati, almeno economicamente, a chi ha visto i figli rovinati dalle sostanze stupefacenti, vendute dai cari immigrati.
Io aggiungo le tante donne stuprate, chi è stato vittima delle loro aggressioni, ma anche chi vive chiuso in casa per paura. 
Tutti costoro dovrebbero richiedere il risarcimento a chi vuole gli immigrati, non solo dai negrieri e i mafiosi, ma chi non ha fatto il suo dovere, almeno i politici accoglienti e appunto certi magistrati, oggi in carica, accondiscendenti.
So bene che questo fatto non può avvenire in questa Italia, serva di questa Unione Europea sempre più tirannica, ma poco alla volta qualcosa si muove e per catturare i mafiosi, soprattutto i riciclatori, facendo politiche di denuncia contro i paradisi fiscali che ospitano i loro proventi, si può benissimo fare.
Se si combattono le mafie cade il castello di carta dei loro affiliati, politici e giornalisti, con le ONG al seguito.
Con politiche sempre più coraggiose contro i traffici criminali guadagneremmo in qualità della vita di tutti, in sicurezza e ci libereremo dei farabutti perbenisti tanto ospitali, che meritano di svolgere lavori socialmente utili, per scontare i tanti crimini favoriti indirettamente da loro.

30 ago 2022

Non volere gli immigrati non significa che si è razzisti.

Anzi, è proprio l'opposto, ovvero non volere le periferie degradate delle megalopoli del Terzo Mondo nelle nostre città è un autentico atto di civiltà e non l'opposto.
Lo sviluppo o l'emarginazione dipendono dalla capacità o meno di diffondere un pensiero razionale, occidentale, che i dementi del politicamente corretto disprezzano.
In teoria dovrebbero essere le scuole a diffondere questo metodo e modo di pensare, ma i nostri insegnanti spesso devono difendersi fisicamente dalla violenza delle bande dei minorenni, avanguardie del futuro nefasto delle nostre città.
Non volere il degrado e il lavoro nero, lo spaccio e la prostituzione, anche minorile, non volere i furti e il crimine trionfante non è razzismo, ma un diritto umano fondamentale, soprattutto per chi non vive in quartieri alti, dove le guardie private impediscono ai migranti di entrare, se non come lavoratori sotto pagati, per mestieri umili.
Non si è mai letto che a trovarsi occupata la casa, dopo essere andato in ospedale il legittimo inquilino, sia quella di un appartemento di alto borgo, per gente di ceto alto, di un cantante o di un personaggio di successo, alla moda.
I migranti occupano le case dei poveretti, degli anziani, malati spesso, gente lasciata ai margini della società, rubano a loro l'energia elettrica, dovendola poi pagare anche per i graditi ospiti con le misere pensioni e se si ribellano, come insegna la cronaca nera, vengono pure vigliaccamente picchiati da queste bestie senza remore.
Io invito i cari migranti ad occupare gli appartamenti del ceto alto, dei buoni borghesi, dei progressisti tanto accoglienti, in modo da poter avere una casa più bella. 
Visto che a volerli ospitare sono certi personaggi è giusto che diano il buon esempio e possano far dormire in salotto lo spacciatore nigeriano.
Io sono convinto che dietro l'ospitalità abbiamo il solito atteggiamento disgustosamente classista, all'italiana.
Se a dover dormire in auto è un pensionato con la pensione minima, delle case popolari, a cui zingari o magrebini hanno rubato la casa, derubato e distrutto i ricordi di una vita, loro se ne fregano. 
Loro sono di ceto superiore e odiano, disprezzano da sempre i poveri lavoratori onesti, quelli semplici e silenziosi.
I loro atteggiamenti snob fanno schifo, mi ricordo il tono sprezzante che ebbe il radicale Marco Pannella verso dei poveretti che svolgevano ancora lavori pesanti, ormai quasi vecchi e chiedevano di poter andare in pensione, contro le riforme pensionistiche che stavano arrivando. 
Rispose con un "siete dei plebei" e visto che questo personaggio, adatto allo spettacolo teatrale, è sempre un eroe per i patetici e ridicoli, anacronistici ospitali buonisti, si capiscono molte cose.
Siamo ancora nel profondo Medioevo, dentro queste misere menti, dove loro sognano un mondo differenziato tra nobili e plebei, dove il merito non esiste, ma abbiamo solo smorfie e disprezzo contro gli ultimi, da mischiare in un ammasso multietnico di plebaglia violenta, ma manipolabile facilmente.
Sì, se proprio bisogna trovare del razzismo è giusto cercarlo tra i buonisti, tra costoro, tanto buoni, con il posto da dirigente in comune, con lo studio da avvocato, ereditato dal padre, dal nonno e anche dal bisnonno, con il concorso da medico vinto prima di svolgerlo, per diventare vice primario o primario, tanto i concorsi sono solo....... una formalità.
Questi istrioni sono atei e agnostici, oppure fedeli a Bergoglio, ma tutto in loro giustifica il loro atteggiamento di disprezzo verso il ceto popolare, da calpestare, anche se poi il vento della storia li farà cadere, prima o poi, nell'inferno, da loro meritato, delle baraccopoli delle periferie.
Il liberismo puro e duro non guarda in faccia a nessuno e loro sono i meno adatti, anche se lodano a parole il neoliberismo, a sopravvivere ai cambiamenti sociali, ambientali, economici del futuro.