Le cessazioni sono state 749.551, i contratti nuovi sono stati 934.258, con una crescita di 185.007 contratti in più, rispetto a maggio 2015.
La notizia è legata alla forte crescita della produzione industriale a maggio, ma il problema vero sta in una ripresa complessiva dell’economia, con tagli veri alle spese inutile, con premi e incentivanti per investire in nuove attività produttive, ad alta tecnologia.
Tutto il resto è solo propaganda, perché la crisi ci riguarda tutti e continua ad essere distruttiva di situazioni economiche locali e nazionali.