Le nostre colline, le nostre montagne meno alte potrebbero ospitare tali strumenti, poco o per nulla invasivi, utili alle piccole comunità, che avrebbero un reddito da terreni poco o per nulla produttivi.
Il problema sta nel paesaggio, ma in realtà tutto segue una logica precisa, l'ostilità dei cretini, che preferiscono il petrolio o il carbone al vento, deve essere vinta.
Io voglio investire in eolico e in piccole produzioni su terreni che porterebbero solo al taglio di legna fra anni: oltre al vento ci sono i frutti di bosco, raccolta di erbe e arbusti per le erboristerie, ma anche funghi e tartufi, con un investimento minimo.
Non sono attività molto redditizie, ma poco impegnative e l'eolico poco invasivo sarebbe la principale fonte di reddito pulito, rispettoso dell'ambiente, della biodiversità e anche del paesaggio.