Imbecilli che scrivono idiozie in rete sono tanti, basta denunciarli, anche perché l'anonimato su Internet non esiste: i grandi motori di ricerca sanno tutto di noi, quando saliamo su Internet e anche, indirettamente, non siamo collegati.
Quindi individuare chi ha scritto certe idiozie è facile, ma loro vogliono una censura pubblica, come le teocrazia, la Corea del Nord, infatti parlano di colpire chi.... semina l'odio.
Ora da noi i reati di opinione sino pesantemente puniti con gli strumenti ordinari, spesso limitando già le libere opinioni, ma se un censore centrale mi impedisse di scrivere questo o quello, con multe salate, da parte del solito minchione pubblico dipendente idiota, semianalfabeta e per di più lecca culo del potere costituito, significherebbe distruggere la nostra libertà, a meno che uno emigrasse e dall'estero esprimesse il suo parere.
La risposta a tutto questo è evidente: la casta teme la libertà di opinione e prende il singolo caso, che ha un suo autore facilmente identificabile, punibile con la legge attuale, per imporre la fine della libertà di critica, come fa Matteo Renzi con la stampa e le sue querele feroci, senza possibili sbocchi penali.