Che fossimo una colonia statunitense, ma senza orgoglio e dignità, senza voglia di indipendenza, era ovvio.
Oggi siamo in guerra, senza averla dichiarata e a pagare sono le persone più deboli, gli anziani lasciati al freddo per legge, per esempio.
Non stupitevi, hanno già chiesto di eliminarli fisicamente e di togliere a loro il diritto di voto.
Così i lettori, diciamolo pure, un po' tontoloni della stampa nazionale, che non è mai stata così squallida, adatta ai fessi, si bevono le vittorie degli ucraini, guarda caso quando stiamo subendo le conseguenze peggiori del conflitto.
Un fatto è certo, questa guerra sta arricchendo speculatori, petrolieri russi e arabi, indebolisce la nostra economia, ma sapere che gli ucraini hanno riconquistato qualche villaggio riempie di gioia gli imbecilli.
Rischiamo un conflitto nucleare che, anche se locale, ci riempirebbe di radiazioni per secoli, con le relative conseguenze, ma il politico di turno promette di...... distruggere i russi e l'imbecille da premio Nobel per la pace minaccia di ucciderli tutti, uno per uno.
Tutto questo avviene senza le proteste della gente e solo il papa, abile politico, chiede un po' di buon senso e trattative.
Siamo messi male, molto male, ma soprattutto il modo in cui danno le notizie pare assurdo, ridicolo.
Mi ripeto, l'arsenale convenzionale della Russia, senza aggiungere quello nucleare, è sufficiente ad annientare 10 eserciti come quello dell'Ucraina, per questo motivo non credo nel trionfo dell'esercito di Kiev.
Invece temo una strategia che possa allungare i tempi del conflitto, perché proprio gli embarghi contro la Russia stanno facendo crescere il prezzo del gas metano e del petrolio, che sono le principali merci esportate dai russi.
In conseguenza la ritirata russa pare uno stratagemma per allungare i tempi del conflitto, che fa tanto bene ai miliardari russi e indirettamente a Putin.