Io non credo nel ceto medio, nella piccola borghesia: chi ha avuto il nonno fascista, il papà democristiano e ora è….progressista mi sembra solo un trasformista politico, che cambia tutto, nel susseguirsi delle generazioni, ma resta sempre fedele alla propria natura.
Il cambiar tutto per cambiar nulla era presente nella cultura fascista di allora, in quel mondo fasullo e con tante “buone cose di pessimo gusto” come scriveva Guido Gozzano, il poeta decadente.
Sì, questo ceto da sempre decadente, trincerato a difesa dei propri privilegi, non si arrende mai, neppure di fronte…all’evidenza.
Infatti questa anima buonista, questi modi cortesi e tolleranti nascondono la solita natura feroce, assolutista, tirannica, ottusa e anche criminale, con razzismo e tanto, troppo classismo.