2 mar 2021

La guerra contro l'invasione la si vince con la legalità.

Non credo nelle istituzioni, sacre e inviolabili, ambigue e con principi assoluti, da non toccare mai, neppure criticare.
Parlo della legalità intesa nel rispetto di regole certe e dell'onestà, che va da quella reale a quella intellettuale.
È evidente, per i non ritardati mentali, che l'invasione è uno sporco affare, sostenuto da una classe politica e sociale che teme i cambiamenti, ovvero loro sono il popolo dei burocrati, detti burosauri, dei sindacalisti, a servizio di interessi lontani e contrari di quelli dei lavoratori, dei politicanti senza altra capacità che quella di cercare chi finanzia la loro campagna elettorale, a cui poi rispondere servizievolmente.
Temono il futuro, ovvero di dover...... lavorare per dover campare e hanno bisogno della plebe, dei servi della gleba, ignoranti e ubbidienti.
Così ecco a voi i migranti, grande risorsa..... per loro.
Dietro a costoro abbiamo il mondo finanziario, che gioca sempre sporco, per svalutare economie solide, poi per rilanciarle quando stanno per fallire.
Infine abbiamo il mondo delle cooperative accoglienti....... che si definiscono non a fine di lucro, che rubano soldi dallo Stato sociale, che dovrebbero essere usati per le famiglie italiane con figli e li spendono per i migranti.
Poi esistono alcuni imprenditori fermi alla logica schiavista, ovvero meno pagano i lavoratori meglio è, indifferenti alla preparazione professionale e alla loro reale resa produttiva.
Tutti costoro sono molto, molto ospitali e commettono diversi gravi reati, come aggiotaggio per gli speculatori finanziari, alla truffa contro lo Stato come per le cooperative, al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina all'abuso di potere, al falso in atti pubblici per i funzionari statali coinvolti, compreso diversi magistrati.
Io non sono favorevole al carcere per costoro, ma al lavoro obbligatorio, ovvero li vorrei vedere nelle strade a pulire, tappare buche nell'asfalto, tagliare erbacce e tanto ancora.