Sto parlando del popolo del parastato, ovvero non tanto del solito dipendente pubblico, spesso i lavoratori pubblici sono di due razze, una di lavativi in carriera e l'altra di servi della gleba.
Il sistema italiano è cresciuto con i......... contributi pubblico e spesso, in molti casi, abbiamo più raccomandati nel privato che nel pubblico.
La carriera la si fa con le tessere, affiliandosi a qualche associazione di stampo mafioso, alla massoneria, al gruppo clericale, sino alle associazioni sportive e filantropiche.
Tutti questi gruppi hanno un loro potere e chi si sa muovere bene fa carriera, perché questi gruppi influenzano la politica, hanno un peso elettorale, da qui nasce il popolo dei raccomandati, che fanno carriera in quel ente o in quella municipalizzata, dentro la data cooperativa, ma anche nell'impresa che necessita di sovvenzioni pubbliche.
Infine abbiamo i giornali, sempre sovvenzionati dallo Stato, con le banche che entrano nel gioco a gamba tesa.
Se sei uno che si sa muovere bene in questo mondo di amici degli amici puoi fare una bellissima carriera, diventare un dirigente di qualche azienda che è sempre in perdita, tanto il debito lo pagherà lo Stato.
Così le faccende sono andate avanti per 76 anni, dalla fine della Seconda guerra mondiale a oggi.
Il sistema della concorrenza, tanto sbandierato per decenni, che favorirebbe i migliori e premierebbe i meriti, è stato falsato per una fetta della popolazione.
A pagare sono stati tutti gli altri, i veri lavoratori, che sono la maggioranza delle persone, ma spesso sono degli allocchi e si bevano un po' di fandonie.
Il liberismo duro cadeva e cade sulle persone oneste, mentre tutti i farabutti in carriera se la cavano sempre, per ora.
Cosa ha a che fare tutto questo con il Pd?
Diciamo che, per chi non si fosse accorto, questo partito è frutto della fusione di tutti i partiti della prima Repubblica, si va da Democrazia Proletaria sino ai socialdemocratici, con i liberali, i comunisti, i repubblicani, i democristiani e tanti altri.
Oggi hanno chiamato in causa, per la gioia dei pennivendoli e dei semianalfabeti loro lettori, un loro...... prode democristiano, figlio di papà suo,..... genericamente verificato, che si sta preparando per la battaglia finale.
La storia si ripete e il prode ultimo rampollo di una stirpe decadente, alla fine dell'impero, sfida i barbari, cerca aiuto disperato tra i mercenari africani, per difendere il suo potere, il suo diritto a vivere sulle spalle della gente onesta, perché lui e loro sono discendenti dei padri fondatori della Costituzione.
Il vento della storia li ha già spazzati via, sono solo dei morti che camminano, ma loro non lo sanno.
Ormai il mondo è cambiato e loro servono solo nel museo delle cere, accanto ad Attila, a Maria Antonietta, a Luigi XVI, che perse la testa per la rivoluzione.