Non siamo nel 1929, o almeno spero, con la più grande crisi finanziaria di tutti i tempi, che rischiò di far crollare il Sistema economico e finanziario, capitalista, favorendo il nascere della Germania Nazista, per il ritiro dei capitali statunitensi dalla Germania di allora.
Però ogni 20 anni e anche meno, scoppiano queste crisi periodiche, dove i palloni gonfiati si sgonfiano.
Abbiamo avuto quella del 2005 e quella degli anni Ottanta del secolo scorso, più altre minori.
È colpa dei russi o dei cinesi?
È il solito gioco, che porta a gonfiare titoli e attività speculative sino all'assurdo, che poi si sgonfiano, lasciando il cerino acceso in mano ai soliti fessi, scottandoli.
Il sistema finanziario statunitense è fragile da sempre, perché si regge sull'ideologia neoliberista, dove il mercato azionario deve essere lasciato libero di agire sempre e si sistemerà da solo.
Quali conseguenze ci saranno questa volta?
Si potrebbe avere un danno locale, negli Stati Uniti, con qualche gioco speculativo a ribasso e poi a rialzo nelle borse finanziarie, oppure avremo una nuova crisi economica, che ci potrebbe riguardare tutti, a tutti i livelli.
Forse ci potrebbe essere un beneficio, la fine della politica guerrafondai da parte degli statunitensi, che potrebbe portare almeno a una tregua, spero definitiva, in Ucraina, visto che non si fanno le guerre nei periodi di crisi economica.
Attendiamo di vedere i risultati di questa nuova batosta economica, sperando che almeno porti un po' di pace in Europa e sconfigga la politica dei guerrafondai internazionali e nazionali.