Ammettere di aver fatto un passo sbagliato è segno di intelligenza, ma chi non si arrende mai, neppure di fronte all'evidenza, è solo un povero idiota.
L'Occidente ha perso in Ucraina, ormai non ha più possibilità di vincere, con la crisi finanziaria delle banche in movimento, che toglieranno molte risorse a questa demenziale politica del conflitto ad ogni costo.
I crimini di guerra occidentali non si contano, ma mai la Corte dell'Aia ha osato incriminate un presidente statunitense, francese o un politico tedesco, oppure un inglese.
I loro bombardamenti sono sempre per il bene, se muoiono donne e bambini non importa.
Questa ridicola corte pretende di imporre al mondo la sua immorale morale, io dico criminale oltre che ipocrita.
Poi se Putin non è un santo, ma uno dei tanti signori della guerra di questo mondo, come Biden e altri, non si farà catturare da questi comici che pretendono di dominare il mondo, perché hanno i soldi e le armi.
Putin venderebbe molto cara la sua pelle, magari con una guerra nucleare, comunque la sua improbabile fine, per un golpe interno, porterebbe a due soluzioni disastrose.
Avremmo la nascita di una Russia ancora più nazionalista e aggressiva o il crollo sociale e politico della regione, che porterebbe a un disastro economico e sociale, con tanti piccoli conflitti nella Russia attuale e anche nei Paesi della sua orbita, o anche oltre.
Quindi Putin non sarà mai processato e i servitori del sistama finanziario, politico dell'Occidente, hanno ottenuto solo il risultato di allontanare la possibilità di una tregua, favorendo altre guerre nella regione, ma la crisi finanziaria attuale ci mette in condizioni pessime.
Non si possono spendere miliardi per la guerra e per salvare le banche, senza finire male e una tregua presto sarà necessaria.
Si sa che gli imperi in decadenza sono in mano a dei dementi altezzosi e viziosi.
Non si potrebbe tornare a parlare di zone filo russe che vanno con la Russia, mentre di lingua ucraina restano con Kiev?
Sarebbe qualcosa di troppo intelligente per i politicanti al potere oggi, da noi.