Non tutti sono uguali e la differenza sta nei soldi che uno ha nelle tasche, quindi se uno ha tanti soldi può comprare ciò che vuole e chi vuole, specialmente da chi è molto, molto povero.
Quindi se si decide di avere un figlio, come meglio si crede, geneticamente simile a se stessi, come un figlio naturale, basta comprare il corpo di una disperata di questo pianeta, che può solo svolgere attività miserabili per campare, la prostituta, la serva sottopagata e maltrattata oppure diventare una macchina, in attesa che l'utero artificiale diventi operativo, per mettere al mondo i figli di altri.
Questi comportamenti, che permettono a certe persone di comprare il corpo di queste poverette, con i drammi psicotici e il dolore che sta dietro a tutto questo, si chiama "lotta per i diritti".
Lo schifo che si prova è immenso, perché questa disgustosa e criminale politica è portata avanti dalle stesse forze politiche che vogliono farci invadere.
La parola diritto è sputata continuamente, senza valutarne il senso.
Il diritto a comprare il corpo di una povera disperata del Sud del mondo da noi è un diritto da non discutere, dimostrando che dietro a questa sinistra progressista abbiamo un neoliberismo criminale, disgustoso e sprezzante verso i più deboli.
Sono gli stessi che disprezzano gli italiani perché non svolgono certi lavori, sempre meno pagati e sempre più maltrattati e così chiedono di importare immigrati per professioni che a loro disgustano, che non svolgerebbero mai, loro e loro figli.
Loro si reputano superiori, come la vecchia nobiltà decadente e demente, loro hanno i soldi ereditati, così se si sposano tra maschietti o anche tra femmine, ma non hanno voglia di avere una gravidanza, la faranno avere alla poveretta che poi darà loro il bambino.
Se la fecondazione in vitro fosse stata diffusa durante il nazismo mi immagino tanti bambini nati dal ventre delle donne che loro consideravano inferiori.
I farabutti cambiano stile, ideologia, ma restano sempre farabutti.