Esistono faccende che sono, di fatto, alla luce del sole.
Come e chi paga gli avvocati dei mafiosi?
La stampa ha spesso molti debiti e la pubblicità non copre nulla, dei costi.
Come riescono a resistere senza fallire?
Seguendo la strada del denaro, il suo odore, che oggi lascia quasi sempre tracce, si potrebbe arrivare ai corrotti, ai mafiosi, ai riciclatori, ai venduti e ai fiancheggiatori.
Si andrebbe dalla Magistratura, con le sentenze che ogni tanto paiono brutte barzellette raccontate male, si spiegherebbe chi e perché il tale giornale ha milioni in spese processuali, per diffamazione, con condanne definitive che non li allontaneranno dalle loro postazioni.
Sì, le zingare oggi incinte, prima o poi, finiranno in prigione, ma i pennivendoli mai, nonostante i precedenti.
Diciamo che abbiamo una classe politica, economica e finanziaria che vuole ancora gli scrivani, che scrivono a mano, nei tribunali, in modo che i processi durino anni, per poter, con la tecnica dei ricorsi, farli cadere in prescrizione.
Quindi la nostra società è corrotta, molto corrotta, ma non è tutta colpa dei vertici, abbiamo il ceto medio che non perdona, che si attacca agli intrallazzi politici, sindacali come cozze sugli scogli e se le acque sono quelle degli scarichi fognari, loro non si muovono.
Se ti controllano poche decine di euro sul conto corrente, perché non riescono ad arrivare al riciclaggio miliardario delle cosche, dei corrotti, dei trafficanti di carne umana?
Perché in molti ci mangiano, vanno dal prete della Caritas all'imprenditore che assume disperati, sottopagati, senza sicurezze per lavori pericolosi, al box per lo spaccio di droga e tanto altro.
I buonisti, dal cuore d'oro, hanno coscienze simili agli abiti dei minatori nelle miniere di carbone, nere appunto come il carbone.
Non vedono mai il marcio, sono ciechi e sordi, ma urlano per un naufragio provocato dai loro sporchi affari.
Sì, i farisei non cambiano mai, sono sozzi e schifosi.