13 mar 2023

La voglia di pulizia etnica in Italia.

Non solo in Italia, ma in tutto il mondo chi non si adeguerà sarà spacciato.
Perché vogliono questi migranti, che non sono integrabili nel nostro sistema sociale e culturale italiano?
È semplice, perché non li vogliono integrare, ma solo usare e poi gettare.
Dicono che servono braccia, come fossimo nell'Ottocento, ma loro, chi sta dietro a questi giochi sporchi, non vogliono distruggere l'economia italiana e la realtà sociale produttiva, ma solo guadagnare sempre più e poi passare ad altro.
Dietro i buonisti, dietro i giornalisti ridicoli per capre semianalfabete, dietro tutti questi traffici abbiamo certi interessi finanziari, che non hanno volti, nomi, etnie o religione, ma solo un fine, adorare il dio quattrino.
La logica di mercato impone scelte strane e contraddittorie, ma solo in apparenza.
Il nazismo fu una tragica buffonata, con un capo, Adolf Hitler, che era adatto, per le sue capacità, a fare solo l'imbianchino.
In realtà colorava cartoline e viveva di espedienti, nel periodo giovanile a Vienna, come tanti personaggi del passato e del presente ancora tra noi, senza un mestiere, senza capacità da sfruttare in qualche lavoro.
Così si dette alla politica e avemmo una guerra mondiale disastrosa, con più di 50 milioni di morti.
Chi stava dietro a questo imbrattatele che si era buttato nella politica?
Io sono certo che ci fossero grossi interessi economici e finanziari, che speravano di guadagnare con gli armamenti ed infatti fu così.
Quindi quelle forze e quegli interessi, che desiderano far crollare i salari per i lavori di minore professionalità, sono le stesse che preparano le pulizie etniche future.
Anzi io dico presenti, perché uno dei fini sta nel far crollare il sistema sanitario nazionale con tanti nuovi arrivi, già messo molto male con i tagli famigerati, che sono la prima causa dei tanti morti durante il Covid.
Chi se lo permetterà si pagherà la sua assicurazione sanitaria e gli altri potranno crepare, immigrati o italiani poveri che siano.
Quindi per ora creano grandi ghetti dove concentrarli, poi basterà chiudere il tutto e lasciare fare alla natura, o meglio alle pessime condizioni mediche e sanitarie che questi nuovi venuti hanno.
Io sono certo che la causa della povertà nel mondo stia principalmente nella preparazione scolastica, o meglio se si possiedono o meno le capacità tecniche per un buon lavoro, culturali per difendersi dalle malattie, dal degrado economico e sociale, si è vincenti in tutto il pianeta, altrimenti si è dei miserabili. 
Trasportare disperati dal Sud del Mediterraneo da noi non li aiuterà, ma peggiorerà solo le loro condizioni sociali oltre a quelle nostre, dei ceti più deboli in particolare.
Qui mi piace ripetermi, il flusso migratorio, tipico dei secoli passati, si fermerà e verrà capovolto quando le condizioni economiche lo favoriranno, quando la logica dei profitti consiglierà, anzi imporrà scelte dure e disumane.
Per quel giorno prepariamoci ai volta faccia dei nostri miseri pennivendoli, che diventeranno favorevoli alle politiche dell'espulsione di massa, che potrebbe essere favorita anche dal cambiamento economico e sociale, ovvero tornare a casa loro, con i loro risparmi, converrà a molti di loro.
Io continuo a denunciare questa politica criminale, buonista, falsa e ipocrita, gli immigrati che si integrano da noi sono solo quelli di etnia europea, di cultura vicino a noi, escludendo le solite eccezioni che confermano la regola. 
Questo avviene in tutta Europa ed infatti nelle periferie delle città della Francia, della Germania e della Gran Bretagna, dove interi quartieri sono diventati periferie arabe, africane, con le miserie e la criminalità al seguito.
L'integrazione è solo culturale, segue la razionalità occidentale e non il fatalismo orientale, islamico o induista che sia.
Chi non sposa il pensiero occidentale è e sarà un escluso, un emarginato e un perdente sempre. 
I ghetti del presente e del futuro seguono e seguiranno il solito destino, quando verranno chiusi, per motivi di ordine pubblico, si trasformeranno in lager.
Sì, i nuovi nazisti non hanno i baffetti e i simboli degli anni Trenta con loro, sono buonisti, tolleranti, sordi e muti alle urla di chi chiede sicurezza nelle strade.
Sono sindacalisti, preti, ragazzini che combattono il fascismo, il nazismo, così affermano, ma non sanno di essere i diretti discendenti.
Ricordo solo un fatto, per eliminare qualcuno basta rinchiuderlo in ambienti malsani, con pessimo cibo avariato, senza il minimo di igiene.
Infatti nelle carceri del Sud del mondo, per non mantenere i prigionieri, li rinchiudono in tantissimi in gabbioni stretti e malsani, gettando a loro cibo che i ratti disdegnano.
Il risultato è che la speranza di vita media dei reclusi è di meno di 2 anni, in pratica tutti costoro, tranne coloro che pagano per celle migliori, muoiono in prigione.
Questo trattamento lo si può fare anche nei ghetti, infatti negli Stati Uniti la parte povera degli abitanti non ha un servizio sanitario che li segue, in compenso hanno lasciato che si diffondessero le droghe sintetiche a basso costo, la cosiddetta eroina sintetica, un antidolorifico, liberamente venduto sino a poco tempo fa, ma oggi è facilmente prodotto nei laboratori clandestini.
I morti per overdose sono circa 100 mila all'anno, mentre i morti, tra i più miseri, per mancanza di assistenza sanitaria adeguata nessuna statistica lo svela.
Sì, accogliamo e poi i nuovi nazisti, con i loro sorrisi ipocriti, dopo aver lanciato un po' di peluche, faranno il resto, creeranno nuovi campi di sterminio, anzi, forse li stanno già costruendo.
Come sono buoni e come si sono evoluti nei decenni, ad Auschwitz erano proprio dei dilettanti in confronto.