Serve una cultura economica differente, ovvero la volontà di considerare il consumatore finale: la prima causa degli sprechi sta nel prezzo del prodotto, che si preferisce distruggere che vedere nel circolo commerciale, per non abbassare troppo il costo, che in certi casi potrebbe essere inferiore al costo di produzione.
Il sistema sta, nel caso di merce non deteriorabile, nell’suo di tali prodotti, ritirati a un prezzo di costo, o meno, da qualcuno che li vuole poi non vendere, ma donare, a chi non può mangiare, in altri Paesi: questo sarebbe un aiuto concreto e pochissimo costoso.
Serve una volontà politica, economica per fare ciò, ma le leggi servono a poco o a nulla.