No, è solo uno che cambierà
politica interna ed estera, se non lo farà lui, sarà il prossimo presidente,
fra 4 anni, perché il regno della Clinton, se ci sarà, sarà disastroso, con
terrorismo in casa e fuori dagli Stati Uniti, che favorirà le linee politiche
nuove.
Per uscire dalla crisi
internazionale bisogna uscire, con la testa, dalla guerra fredda, ovvero non
vedere più come nemici Russia e anche la Cina, ma solo come alleati economici:
siamo a una situazione simile, politicamente…. In un certo senso, simile a
quella precedente alla Prima Guerra Mondiale.
Non abbiamo più lo sfruttamento economico delle colonie, ma solo neo colonialismo, ovvero sfruttamento indiretto, senza
impegni amministrativi, delle risorse dei Paesi poveri.
Abbiamo giri di walzer nella
politica estera, per ottenere favori economici e multinazionali, queste sono
ben più potente di quelle di 100 anni fa, che impongono strategie, guerre e …
terrorismi, anti terrorismo e repressioni feroci.
Trump queste cose le sa,
mentre la signora Clinton è ferma a 50 anni fa, con il comunismo come nemico,
che ormai non esiste più.