30 ago 2017

Lavoro e politica criminale detta dell’accoglienza

L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, dice la Costituzione, infatti gli italiani se ne sono andati in tutto il mondo a cercare lavoro e gli oriundi di origine italiana sono 80 milioni, fuori dal nostro Paese: gli emigranti con cittadinanza italiana sono 5 milioni ed ogni anno aumentano.

Eppure i parassiti per eccellenza di questo Paese, i fanfaroni e gli ipocriti della casta, accusano gli italiani, con disprezzo aristocratico verso i plebei, di essere degli sfaticati.

Costoro, i signori giornalisti che così parlano, detti pennivendoli, i politici di professione e tutta quella razza di mangiapane a tradimento, del popolo dei raccomandati, da sempre filo governativi, disprezzano i fessi, che li mantengono, gli onesti lavoratori.

Oggi però il popolo dei lavoratori si sta stancando di retorica e vuole un po' di giustizia, ovvero vorrebbe vedere i corrotti e i mafiosi in prigione, con il sequestro di tutti i loro beni.

Ecco a voi la scoperta del secolo, la ius soli, ovvero dare il voto a chi non sa nulla dell'Italia e degli italiani e voterà, secondo Boldrini e i gruppi dei sinistrati in questione, per il Pd e affini, come fanno già alle primarie di questo Partito, con scambi di favori, magari con l'introduzione di qualche articolo della Sharia, ovvero della legge islamico.

Inizieranno con qualche comma, per ora, tutto il codice ce lo imporranno loro nel tempo i nostri politici: pur di mantenere il loro potere si fanno turchi e la Boldrini già, talvolta, indossa il velo islamico.

Si sta preparando alla trasformazione dell'Italia in un caravan serraglio.