Dare 650 euro ai giovani di pensione per ottenere il voto dei più fessi pare una presa per il sedere terrificante: infatti i nostri pennivendoli, in accordo con il ministro del lavoro, non ricordano che la pensione sarà in futuro, tra 30 anni se non 40.
Potrebbe capitare di tutto nel frattempo e certamente l’infrazione, anche se minima, come quella attuale, renderebbe appunto questi 650 euro una somma irrisoria.
I nostri politicanti lo sanno e poi sanno pure che potrebbero esserci, anzi ci saranno, tante altre leggi.
Non ha senso legiferare oggi per il futuro, quando questo è così lontano, tutto può cambiare.