Quando un potere non riesce a convincere si chiude in se stesso e impone la censura, creando reati di opinione: nell’era demenziale del politicamente corretto, da rispettare sopra ogni cosa, abbiamo personaggi che spingono verso una censura di regime, con multe e anche il carcere per gli oppositori, con lo scusante per colpire chi scrive parolacce in rete o esprime sentimenti di odio.
L’odio ovviamente non si censura, ma si calma, mentre se non lo si esprime esplode violentemente.
Loro puntano invece a colpire chi denuncia i loro errori e deride le loro affermazioni dogmatiche e assolutiste.