In troppi lo hanno insultato: in molti sono convinti che lui imponeva costumi sessuali da sessuofobici, mentre i comportamenti in quel campo sono stati sempre inseriti nella logica dell’amore e della carità, verso se stessi e il prossimo.
Altri sono convinti che essere cristiani significa fare smorfie e usare toni da mosci, con voci stridule e false.
Ancora altra gente crede che la carità dei cristiani sia…. pelosa, altri che predicano e poi …razzolano male.
In realtà il messaggio evangelico, basta leggere i Vangeli, non è per ipocriti teatranti, non lascia incertezze su come comportarsi nella vita, ovvero lavoro e onestà.
Non ci sono dubbi neppure come gestire il denaro, da utilizzare solo per mantenersi e il lusso è sempre anti cristiano.
Il perdono poi non è mai vigliaccheria davanti al nemico, che aggredisce i più deboli: il cristianesimo non è neppure solidarietà alla “armiamoci e partite”, oppure “fate quel che dico e non quel che faccio”.
E’ un percorso spesso molto faticoso, ma che dà senso alle nostre vite smarrite in mille assurdità, teorie vuote e irrazionalità, fatta passare per sensatezza.