1 lug 2022

Immigrazione e lavoro, miseria e fame per tutti.

Dopo che si è scoperto, anche grazie alla stampa progressista, così questi mercenari si definiscono, che abbiamo i caporali, il caporalato, pure nel Nord Italia, con salari di un Euro o poco più all'ora, mi chiedo.
Possibile che ci siano ancora datori di lavoro, io li chiamo padroni, che sostengano che non c'è manodopera per certi lavori.
Sì sa che i lavoratori seguono la legge del mercato, quindi più paghi più ne trovi, meno ne paghi meno ne trovi di dipendenti, specialmente se trattati male o senza diritti umani.
Abbiamo avuto cameriere picchiate perché......... pretendevano lo stipendio regolarmente pagato, queste......... sfacciate.
Il problema, seguendo sempre la logica di mercato, sta tutto nella domanda e nell'offerta, con tantissimi migranti nelle strade, abbiamo tanti manovali, senza alcune specializzazione, mentre mancano, questi sì che sono rari, i tecnici.
Siamo in una fase storica delicata, delicatissima per il lavoro, la nostra moneta forte, l'Euro, favorisce le importazioni e sfavorisce le esportazioni, con la Lira debole era il contrario, infatti pure noi Italiani eravamo costretti ad andarcene all'estero, per due soldi in più.
Invece oggi a fuggire sono i nostri tecnici, in particolare, o chi vuole guadagnare di più anche come cameriere, per esempio, facendo concorrenza, a Londra per esempio, agli indiani appena sbarcati con loro.
Ora si parla molto della famigerata IA e non si capisce se sia realtà o Fantascienza, ma per ora a fermare un devastante utilizzo dell'Intelligenza Artificiale è la paura di questo mondo imprenditoriale, ovvero con questi strumenti potrebbero sparire quasi tutti i lavori d'ufficio, come impiegati, consulenti, telefonisti, ma anche avvocati e giudici, con pure molti ricercatori scientifici, che sarebbero superati.
I lavori ripetitivi delle fabbriche non esisterebbero più e pure molti lavori non complessi, come i camerieri, ma certi cuochi, i pizzaioli, non troppo abili, vedrebbero la loro fine lavorativa.
La tecnologia esiste già, ma verrà applicata quando il mondo economico e sociale sarà pronto o per difendersi dalla concorrenza internazionale.
Da noi si preferisce, per resistere alle merci che arrivano dall'estero sempre meno costose, dalla Cina e dall'India per esempio, sfruttare i migranti, meglio se irregolari e in nero.
Sono troppo pessimista?
Dire che il lavoro muterà nel tempo, nei prossimi anni è certo, siamo di fronte alla più grande rivoluzione tecnica e scientifica della specie umana, poi quando non si potrà fare a meno, perché altri utilizzeranno robot per tutti gli usi, il rapporto uomo lavoro calerà 10 volte rispetto a quello di attuale, forse sarà anche 100 volte inferiore.
Sì, a quel punto a molti converrà imbarcarsi per cambiare pianeta, ma la domanda è sempre quella.
Ci conviene fare arrivare milioni di africani disperati da noi, magari dare a loro la cittadinanza e trasformare le nostre città in bidonville?
La razza dei negrieri dirà sempre di sì, perché pure loro sono fuori dalla storia e si difendono, dal crollo del costo delle merci importate, con il crollo dei nostri salari.
Non siate razzisti e lasciate che un africano guadagni un euro all'ora, sotto questa cifra tornerebbe in Africa, perché starebbe meglio là.
Chi impone tutto questo?
I nostri imprenditori di alto livello, non i piccoli artigiani e le imprese a gestione famigliare, sono tutti nati con le amicizie politiche e in pochi anni stanno vedendo assottigliarsi i loro lauti guadagni.
Non preoccupatevi, non moriranno di fame, di soldi rubati ne hanno ancora tanti, prima di dover andare alla mensa della Caritas.
Però il mercato, globalizzato, la moneta forte e la concorrenza spietata li stanno schiacciando.
Diciamo che stanno finendo nella pattumiera della storia, con loro termineranno i buonisti e i loro servi fedeli, tutti negrieri con sguardi dolci rivolti al cielo, in farse ridicole, per celare la loro natura avida e la loro paura di doversi guadagnare un po' di pane onestamente.