31 lug 2022

Perché i buonisti temono i cambiamenti sociali?

Siamo in un'epoca difficile, un tempo per campare bastava lavorare, se non studiavi, non parlo dei titoli di studio in sé stessi, ma nella capacità di capire e agire in questo mondo.
In alternativa potevi lavorare duramente, potevi fare il muratore, il cotimista, lo spacca pietre, come si diceva un tempo, anche lo spazzino.
Non era un disonore lavorare, come oggi per molti sfaticati, comunque tutto è più complicato e la competizione colpisce il mondo del lavoro, abbiamo sempre meno lavori non specializzati e invece una massa di imbecilli vuole continuare a importare manovalanza dal Sud del mondo, di gente culturalmente non integrabile.
Perché avviene questo?
Il fine è evidente, è eversivo, ovvero vogliono disturbare, anzi provocare disordini sociali, rivolte e confusione, violenza e criminalità per riuscire a mantenere le loro posizioni sociali.
Sì va dal grande imprenditore, che perde posizioni economiche nella logica della globalizzazione finanziaria, al raccomandato della municipalizzata che non sa utilizzare il computer e teme di perdere posizione sociale e prestigio, guadagnato, per esempio, come...... volontario nelle feste dell'Unità.
Un mondo di incapaci e di fancazzisti professionisti sente cedere la terra sotto i piedi e torna a cantare Bella Ciao, immaginando il ritorno dei fascisti, ma per loro il pericolo è un altro.
Sì chiama liberismo e globalizzazione, così si comportano come tanti ragazzini caratteriali e disturbano, spaccano e infastidiscono.
Importare disperati dall'Africa porta solo a due cose, il crollo dei salari per i lavori di bassa specializzazione e l'aumento dei manovali del crimine, con il crescere del numero dei senza futuro, degli emarginati violenti.
Chiunque può vedere  questo, ma loro insistono e fanno le smorfie da buoni, con gli occhi al cielo, mettendosi le mani al petto, come pessimi attori di qualche gruppo teatrale di dilettanti, improvvisati attori.
Gli accoglienti sono di due gruppi, i tesserati di partito e i bacia pile, con qualche presidente di cooperativa bianca al seguito.
Tutti questi buoni temono i cambiamenti e preferiscono il caos sociale, le violenze delle periferie, le rivolte sociali.
La loro idiozia è terribile, non capiscono che le loro risposte favoriscono proprio il sorgere di movimenti repressivi, di voglia di giustizia e di soffocamento violenta della criminalità, dei gruppi marginali delle periferie.
Quindi proprio la logica spietata del liberismo, con le nuove tecnologie, porteranno a soluzione disumane.
Una certamente sarà quella di mandare a lavorare i fancazzisti oppure moriranno di fame.
Che triste destino per tutti questi lecca culi professionisti.