Il vero problema globale del presente e del futuro si chiama emarginazione, l'accoglienza è solo una buffonata per buonisti ipocriti, classisti, razzisti, fascisti, ma che si credono tanto buoni.
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Un emarginato in una megalopoli del Terzo Mondo, o di Milano, di Roma, di Berlino, nuovo o vecchio, bianco o scuro, che differenza ha con gli...integrati, in genere bianchi, ma non solo?
La stessa differenza che si ha con tutti costoro nel Nord e nel Sud del pianeta: loro sono i perdenti, quelli che vivono di briciole cadute dal piatto dei ricchi, che svolgono lavori brutti, sporchi e oggi malpagati anche da noi, perché sono in troppi a cercarli, per campare.
Caro buonista, invece di accogliere costoro alla Stazione, nel sottopassaggio, o in venti in un appartamento alle case popolari, perché non rinunci ai tuoi lussi, al tuo tanto superfluo, tenendoti ciò che serve per campare e il resto lo versi per dare a loro, per l'istruzione e per lavori decenti, in tutto il mondo?
Sto chiedendo troppo?
Comunque, se tu facessi così saresti meno ipocrita, più credibile ed onesto, anche con te stesso, poi scopriresti che se li aiuti a casa loro i risultati sono migliori con meno soldi.