La scienza è solo uno strumento e non una verità assoluta, infatti credere nella scienza è qualcosa di incredibilmente stupido, perché la scienza si nutre di dubbi e di domande, che devono essere sempre messi alla prova con l’osservazione oggettiva dei fenomine, sapendo che la verità assoluta non è a portata del nostri cervelli da scimmie evolute.
La si può solo avvicinare, ma mai la si possiede.
Invece i positivisti, non scienziati, ma sociologi e quasi filosofi, dovevano avere delle certezze che li rendessero tranquilli, ovvero dovevano sostituire le verità religiose con…quelle scientifiche, trasformando la scienza in religione.
Dire che l’operazione fosse demenziale mi pare evidente, ma siamo esseri fragili e navighiamo su uno scoglio, di sassi e acqua, che gira attorno al sole, che a sua volta è una stella tra le miliardi di altre stelle.
Sentirsi perduti in questo Universo è facile e senza certezze, anche quella che tutto finirà nell’oblio, l’angoscia dell’esistenza ci travolgerebbe.
Quando poi giunsero le teorie che rendevano l’Universo …traballante, nelle sue certezze ottocentesche, con il tempo e lo spazio relativo alla velocità, i canali spazio temporali e nuove dimensioni, loro si infuriarono e dissero, per esempio, che Albert Einstein fosse un cretino, per esempio.
Purtroppo la terra sotto di noi non ci offre certezze e restiamo sempre dei primati presuntuosi su uno scoglio che si muove in un Cosmo misterioso, dove anche la morte non è sicura.