Io invito sempre il clero ad indossare l'abito talare, i frati la tonaca e muoversi sui treni.
Ovviamente dopo le 23 almeno, per scoprire come si vive, si rischia: le donne, che per lavoro devono muoversi in questo modo, rischiano lo stupro continuo.
Loro, i graditi ospiti dei vescovi, del papa, non pagano mai i biglietti, sporcano, sono minacciosi e si deve aver paura, perché si muovono in branco, hanno il coltello e il machete facile, quindi i poveri controllori stanno bene attenti a chiedere il biglietto.
La politica tace e solo i poveretti che vanno al lavoro, magari a 67 anni anni, devono vedere e subire questo schifo.
Io invito i preti, appunto, a provare l'esperienza di tali viaggi, ricordando a loro che potrebbero avere incontri ravvicinati di terzo tipo, perché loro le vesti le considerano sempre femminili e quindi un abito clericale potrebbe essere per loro un invito a provare, non facendo grandi differenze tra uomini, donne, dromedari e frati.