Prima delle elezioni arrivano le promesse, che cadono sempre a pioggia e servono per i fessi, che le bevono tutte, mentre i raccomandati, ben ammanicati con il potere del momento, tutto appare solito e per loro il posto c’è sempre, con o senza promessa ufficiale.
Ci sono 150 mila posti, per vincitori di concorso o ritenuti idonei, che scadranno alla fine dell’anno, ma il mezzo milione di posti, per sostituire un immaginario altro mezzo milione di pensionandi prossimi, ci saranno, guarda il caso, dopo le elezioni.
Chi stabilisce quanti verranno assunti non è il governo attuale, ma quello futuro, che non sarà certamente con Il Pd, ma soprattutto sarà l’Unione Europea, che ci fa il pelo e contro pelo sui nostri conti pubblici.
Quindi la promessa è vaga, ma soprattuto puzza di ricatto: se ci votate avrete il posto.
Sì, in bagno.