Egregio Procuratore della Repubblica di...... , volevo solo far notare il comportamento discriminatorio da parte dei responsabili del social Facebook, che sicuramente agiscono in Italia per quanto riguarda la lingua italiana, anche se si nascondono dietro improbabili atti automatici con un'immaginaria Intelligenza Artificiale, per far credere che il comportamento sia....... uguale per tutti.
Capita spesso che persone che abbiano idee non congeniali a questa multinazionale vengano censurate, pretestuosamente, limitandone i diritti umani, di espressione del libero pensiero.
È vero che talvolta ci sono parolacce ed espressioni pesanti, però se a dire e a scrivere sono certi personaggi, che si possono permettere tutto, tra cui le minacce di morte, non capita nulla.
Mentre altri subiscono censure pretestuose per ogni battuta innocente, magari detta in modo opposto a idee razziste e sessofobiche, senza voler offendere, ma solo far sorridere.
Dire che ci sia una volontà, che tende a limitare, a discriminare molte persone è fin troppo facile.
Chiedevo se tutto questo fosse lecito, se rispettasse la nostra normativa?
Infatti mi domandavo se discriminare e impedire di dire, di esprimere il proprio pensiero, da parte di chi offre dei sercizi, pagati indirettamente da noi con la vendita dei nostri dati, quindi non gratuiti, sia lecito?
Io ritengo che i miei diritti costituzionali siano limitati da costoro, pretestuosamente.
Inoltre utilizzano personaggi che segnalano....... i non adeguati al loro pensiero, ovvero individui che spiano gli utenti del social, qui c'è il sospetto che si violi la normativa sulla privacy, con una vera schedatura di persone che abbiano date idee politiche e religiose.
Ringrazio per la sua cortese attenzione e spero che questo mio esposto possa essere stato utile per favorire iniziative, per chiarire fatti che secondo il mio modesto parere sono particolarmente gravi.