11 giu 2021

Il popolo dei minchioni non si arrende mai.

I morti ci sono, la violenza nelle strade sono evidenti, le idiozie sparate dai soliti imbecilli televisivi, dai soliti giornalisti urlanti, possono solo far ridere e nulla più.
Eppure loro restano fedeli e non si arrendono mai, neppure di fronte all'evidenza.
Quello che è in corso è il tentativo di trasformare l'Italia in una terribile realtà da Paese in via di sviluppo, con periferie dove non si conoscono quanti nascono e quanti muoiono, ma a comandare sono le varie bande criminali.
Questo lo fanno per ridurre ancora il costo del lavoro, perché le nuove tecnologie sono impegnative e servono tecnici capaci per farle funzionare, mentre è più semplice, per vincere la concorrenza, far crollare il costo del lavoro, ormai sempre più vicino a quello dei Paesi africani, per molti lavori marginali e da svolgere in nero, come quello dei braccianti agricoli e dei manovali dell'edilizia.
Abbiamo una classe politica e anche imprenditoriale simile ai padroni delle ferriere dell'Ottocento, che teme le nuove tecnologie come fossero opere sataniche.
I sindacati, da ormai molti anni se non da sempre, sono forze burocratiche che fanno il doppio gioco, tra imprenditori senza scrupoli e lavoratori disperati, spesso definiti........ pompieri, ovvero coloro che abbassano le tensioni sociali e nulla più.
Ecco il quadro terribile, per poi immaginarsi il futuro basta osservare cosa capita nei Paesi africani, o asiatici, peggio ancora dell'America Latina.
I quartieri ghetto sono quelli che conoscono le conseguenze delle epidemie, conoscono pure gli squadroni della morte, gruppi paramilitari che uccidono le persone fastidiose e le fanno sparire.
Questo sarà il nostro futuro, se non risponderemo prontamente, con espulsioni di massa, soldi spesi per lo sviluppo economico e finanziario, tecnologico.
Per fare questo serve una classe politica capace e intelligente, ma fino a quando avremo i dementi sulle poltrone dei potenti e la stampa in mano a società che non pagano le tasse da noi, ma continuano ad avere contributi pubblici, ci dovremo rassegnare ad essere trattati da Paese colonizzato.
Scusate se sono pessimista, ma in caso di ripresa della violenza islamista io mi immagino reazioni terrificanti, in Italia e in Europa, da parte dei militari e dei gruppi......... paramilitari, con campi di concentramento, ghetti chiusi per loro, espulsioni di milioni di individui e anche tanto orrore che non oso neppure prevedere.
Però, a quel punto, mi chiedo se a pagare ci saranno anche giustamente i farabutti dei politici accoglienti, i presidenti di certe cooperative, certi strilloni detti giornalisti?