13 lug 2021

Avvocati delle cause perse e crimine, buoni affari insieme.

Tra i diritti di tutti coloro che sbarcano sul suolo italiano, oltre al vitto e all'alloggio gratuito, abbiamo quello della difesa legale, che permette a centinaia di migliaia di avvocati delle cause perse, senza speranza in tribunale, di pagarsi lo studio e la segretaria, concede a loro di avere una vita dignitosa se non proprio nel benessere.
In Italia abbiamo circa 230 mila avvocati, ma ne serverebbero alla peggio il dieci per cento. 
Insomma, senza i clandestini che commettono reati dovrebbero fare concorsi in comune, o svolgere lavori da mezze maniche dentro qualche ufficio contabile di periferia, senza più potersi definire avvocato penalista, che dà a loro tanto prestigio sociale.
Costoro hanno un grande potere e guai a toccare i sacri diritti dei non cittadini italiani che arrivano sul nostro territorio, anche se poi tutto si trasforma in lungaggini burocratiche, le condanne penali a costoro arrivano ugualmente e prima o poi il carcere se lo fanno, magari sommando tutte le condanne subite.
Intaseranno le nostre prigioni, sempre a nostre spese e poi, almeno una parte di loro, se ne andranno in un altro Paese, magari per sfuggire ad altri anni di carcere, o saranno riportati a casa loro, sempre con i nostri soldi.
Però questi........ grandi esperti penalisti camperanno pure loro grazie a noi, con le nostre tasse, ricevendo il loro salario direttamente dallo Stato.
Così tutto diventa un principio di civiltà e la faccenda è sotto tutela da parte delle corti internazionali per i....... diritti umani.
Sì, noi paghiamo, paghiamo, ci tassano tutto e c'è chi campa dietro la logica buonista, parlando di atti di civiltà........