Il mito dei ragazzi geniali, non proprio poveri, ma di ceto medio, da non avere neppure una stanza in più in casa per iniziare la loro attività, pare più una barzelletta che un fiaba.
Costoro iniziavano tutti nel garage di casa, ma il loro genio ha permesso di iniziare a costituire società da mille miliardi dollari, che accumulano profitti immensi.
Il mistero poi si fa fitto, perché le società in questione hanno pochissimi investimenti rispetto ai profitti, tutti tecnologici, con dipendenti scelti tra i migliori esperti informatici del pianeta, questi veramente intelligenti, ma spremuti come limoni e poi gettati alla migliore occasione.
Dietro a queste società informatiche abbiamo interessi immensi e un sistema di controllo sulle persone, da cui le multinazionali traggono i maggiori guadagni, vendendo i nostri dati alla pubblicità, ma io sono certo, anche alle dittature, alle teocrazie del pianeta.
In pratica costoro servono più per spiarci che per diffondere idee, tecniche e tecnologie, cultura e scambiare dati scientifici, per cui era nato Internet circa 30 anni fa.
Oltre alle bolle finanziarie, che li hanno gonfiati, mi chiedo quanto varranno dal punto di vista pubblicitario, per esempio, dei 5 miliardi che usa Internet, 3 miliardi e 500 milioni di costoro ha un reddito da fame, ovvero è di quella maggioranza di persone, 80% degli abitanti della Terra, che detiene solo il 7% della ricchezza globale, quindi è praticamente esclusa dal consumismo perché misera.
Costoro interessano ai poteri globali per poterli controllare, ai poteri locali, ai governi più o meno dittatoriali o da repubbliche delle banane, che pagheranno per questi servizi le due grandi società californiane.
Sinceramente mi pare tutta una grande farsa, un'enorme buffonata, anche perché si può diffondere molto sfruttando diversi trucchi e i risultati dei geni di Internet appaiono solo delle grandi bufale, come è di fatto la società statunitense, tanto fumo e poco arrosto, mentre a rubare brevetti sono pure molto abili, questa è la loro grande prerogativa, la loro grande astuzia.