I fascisti in rete vogliono la censura, ma con termine fascista indico sempre i soliti rotti in culo, ovvero coloro che non amano le critiche e difendono privilegi assurdi, medioevali, dalle teocrazie, ai parlamentari e dirigenti pubblici mangia pane a tradimento.
Costoro si attaccano…non al cazzo, o meglio non questa volta, ma alle minacce di morte che ogni tanto qualche mentecatto esprime in Facebook e ….vogliono la censura: invece basterebbe una querela e le conseguenze legali relative, nulla di più.
Loro invece, i minchioni, temono le critiche e per questo sognano un mondo sotto la censura di Stato, ovvero stupidi burocrati che ti tagliano ciò che scrivi, come vogliono Boldrini e Verdini, con multe salate, per colpire.
Pensare che questi difensori in rete della sacra censura sono pennivendoli pagati con i contributi pubblici, per questo motivo noi, di Notizie News continuiamo con la campagna per l’abolizione di tutti i contributi alla stampa, ci guadagneremmo tutti.