In pratica, se vogliono provare l’ebrezza del martirio, lo provino, ma non sulla pelle del prossimo, dei bambini, dei ragazzi.
Conviene selezionarli e individuare tutte le teste calde, che sono tantissime, tra i migranti, sempre più emarginati, specialmente quelli di seconda generazione.
Non trovano lavoro, si sentono esclusi dalla nostra società e diventano violenti.
Quindi o si muta la loro testa, spiegando che il mondo non è piatto, ma rotondo, che non può esistere un paradiso per beatificare i taglia gole, non rimane che la pura e la dura repressione.