Il mondo subisce ancora schemi strategici vecchi di cento anni, la guerra fredda non è mai terminata nelle teste dei politici e degli strateghi occidentali, che vedono ancora nella Russia il nemico numero uno dell’Occidente, con la Cina, che di comunista ormai non ha più nulla.
Lo scontro vero è economico, di interessi commerciali, ma il problema vero sta in altre questioni: se non si supera questa suddivisione schematica della divisione mondiale non si vince il terrorismo islamico e le teocrazie, la patria di tale terrorismo.
Basterebbe un salto di qualità e vedere in queste anacronistiche realtà medioevali qualcosa di ridicolo, da deridere in rete, a livello planetario, per far scoppiare la bomba dell’irrazionalità di chi vuole imporre leggi religiose di 1.300 anni fa al mondo, come se fossimo un mondo di beduini che vivono nel deserto.