Il partito fascista ottenne, nella sua unica elezione democratica del 1921 il 15° posto con 29.549 voti, ovvero 0.45% sugli elettori.
Il 28 ottobre 1922 fecero la marcia su Roma e si preso il potere, con quello che fu un colpo di Stato, appoggiato da forze militari e dal Re, Vittorio Emanuele III.
In pratica i fascisti non superarono mai il 6% degli elettori in elezioni regolari, democratiche, pure negli anni caldi del MSI, con Almirante segretario.
Oggi abbiamo una destra para fascista che supererà, unita, Lega con Fratelli d’Italia, il 20% degli elettori, ma questo è ancora nulla: prepariamoci a sorprese future e a governi di estrema destra, razzisti, fascisti e xenofobi.
Per vincerli servono politiche che difendono i diritti dei lavoratori italiani, o certi diritti li proteggeranno loro, ma a un prezzo molto, troppo, alto.